Kokoro-no Bonsai Ten 2013

di Daniela Schifano ed Antonio Acampora

Ercolano, 22-24 Febbraio 2013
 
Esposizione Bonsai dell'anima, della mente, e del cuore : il primo evento del 2013 ci ha condotto su un percorso ben preciso, insito nel termine Kokoro, che Antonio Acampora,  Presidente del club organizzatore Napoli Bonsai Club, ha tenuto a sottolineare, insieme ad alcuni spunti di riflessione che ci hanno accompagnato nelle giornate precedenti la mostra, in un dialogo continuo che si è svolto sulle pagine del Forum del Napoli Bonsai Club. E da queste pagine io riporto alcuni pensieri di Antonio, che meglio delle mie parole possono descrivere il 'cuore' della manifestazione.
"Molti mi hanno chiesto perché abbiamo chiamato la nostra mostra ” KOKORO”, questo nome fu dato dal maestro Hideo Suzuki durante una nostra riunione in cui egli era ospite (H.Suzuki è socio onorario del NBC). Egli ci ricordò che nella lingua italiana, mente, cuore, o anche vita possono indicare concetti molto diversi, mentre in Giappone spesso corrispondono allo stesso carattere (kokoro). Quindi kokoro indica contemporaneamente sia la mente, sia tutte le attività umane di cui essa sarebbe il centro, quindi non solo il pensiero e la volontà ma anche i sentimenti. "Kokoro" è ciò che sta dietro ad ogni sentimento e moto dell'animo e quindi in pratica definisce gli atteggiamenti, i comportamenti di chi si dedica al bonsai. I bonsai sono preziosi perché rasserenano la nostra vita e arricchiscono il cuore degli uomini. "
"Il cardine centrale di questa nostra mostra è il confronto tra varie scuole bonsaistiche italiane, riconosciute o no. Quest’anno ci saranno la Bonsai Creativo di Sandro Segneri e la Scuola Bonsai del Mediterraneo di Antonio Gesualdi. Noi riteniamo che solo vedendo ed esaminando il lavoro di tutte le scuole, ogni bonsaista può decidere liberamente e quindi determinare il suo percorso formativo, stabilendo personalmente a quale scuola associarsi e seguire. L'allestimento della mostra seguirà questo nostro concetto di mostra propedeutica al mondo del bonsai : oltre all'esposizione hirakazari, vi sarà un'esposizione sosakukazari in cui per la prima volta in Italia si esporrà bonsai con pannelli riportando shodo, intervallati con bonsai associati ad ikebana. Questo non per amore della novità o di originalità, ma per rilevare e far comprendere che tutte le arti giapponesi sono legate da un filo comune che è l'estetica zen."
"La nostra Mostra sarà un veicolo d’incontro, confronto e conoscenza tra chi pratica quest’attività e chi, incuriosito, si vuole avvicinare a questa pratica. Poi sapremo se la mostra è riuscita, se è stata un successo se immediatamente dopo la mostra faremo una passeggiata in natura, osservando le naturali peculiarità di ciascun albero, e le confronteremo con le peculiarità degli alberi visti in mostra. Se il confronto non rivelerà profondissime differenze vitali tra i soggetti, allora per me sarà stata un grande successo, ed avrà avuto un esito positivo."
 
"Durante la Kokoro ten 2013 ci sarà un accostamento innovativo tra la calligrafia e il bonsai in una sintesi in cui entrambe le arti si sosterranno attraverso uno scambio, che esalterà le loro qualità. Nel loro abbinamento occorrerà valutare che le caratteristiche estetiche (ritmo, stile) siano compatibili. Nel bonsai esiste una notevole potenzialità evocativa. Questa qualità esiste anche nello shodo che si avvale soprattutto dell'aiuto del testo, del ritmo e del tipo di carattere. "
Ed ecco i sosakukazari che sono stati allestiti all'ingresso della mostra : sei nicchie espositive in cui bonsai, suiseki, calligrafie ed ikebana  armoniosamente si supportavano a vicenda. E questo, credetemi, era solo l'inizio.

"Il tema che soggiace a tutta l’esposizione è l’arrivo della primavera. Iniziando da alcuni haiku (poesia che coglie il battito della vita, contro uno sfondo naturale, mai descritto ma solo suggerito da un termine che indica la stagione “Kigo”) che si accordavano con i bonsai, lo shodo, l’ ikebana, e il suiseki è nata l’esposizione sosakukazari. Sperando che questa nostra mostra ed esposizione abbia invogliato ed attratto molti ad entrare in questo mondo affascinante quanto complesso che è il bonsai."

 

"Per il ginepro sabina di Sandro Segneri è stato scelto l’haiku di Matsuo Basho (1644 - 1694) :

Chiare cascate :
tra le onde si infilano verdi
gli aghi dei pini


Il kigo per la calligrafia è chiare cascate, indica l’arrivo della primavera e lo stile della calligrafia realizzata dalla maestra Daniela Di Perna è lo stile Gyosho-Sosho. In questo ishizuki con un ginepro in stile cascata vi è un movimento, una fluttuazione verso il basso quasi a cercare l’acqua. Anche lo shodo è in uno stile vigoroso, con una potenza espressiva, il ritmo è serrato e scattante con un andamento inclinato che ricorda la cascata. La luce chiara del primo kigo sembra quasi accarezzare la chioma del ginepro. L’ultimo tratto del secondo kangi riprende il lungo jin inferiore. Il sigillo chiude la composizione."

     

 
"Per il ginepro fenicio di Gerardo Moscariello è stato scelto l’haiku di Morikawa Kyoroku (1656-1715) :

Vento fresco :
sui campi verdi
un’ombra di nube


Il kigo per la calligrafia è vento fresco (suzukase) indica l’arrivo della primavera e lo stile della calligrafia realizzata dalla maestra Daniela Di Perna è lo stile sosho (corsivo) che ben si addice alla chioma elegante e fluente, sembra quasi che il vento evocato dalla calligrafia passi fra le fronde del ginepro. Osservate come l’ultimo tratto in alto dell’ultimo kangi si adegui al tenjin. Il sigillo della maestra chiude la composizione."
     

 
"Per il tasso cuspidata di Bruno Beltrame è stato scelto l’haiku di Miura Chora (1729- 1780) :

Sulle sere serene
E i giorni silenziosi,
piogge di primavera


Il kigo per la calligrafia è piogge di primavera (haru ame), indica l’arrivo della primavera e lo stile della calligrafia realizzata dalla maestra Daniela Di Perna è lo stile Reisho detto anche dei funzionari. In questo bonsai esiste una struttura di base che ne caratterizza lo stile, (forte, dinamicamente lento) anche nello shodo si è scelto un carattere di scrittura (Reisho) che è uno stile vigoroso, con una potenza espressiva, il ritmo è lento e indugiante. Si accorda con il bonsai in modo da evidenziare i pregi di ambedue, e aumentare la forza espressiva della composizione. Le gocce di pioggia raffigurate nel primo kangi sembrano quasi disposte per bagnare le foglie del tasso. Il sigillo chiude la composizione."
     
  "Per il ginepro itoigawa di Matteo Testa è stato scelto l’abbinamento con l’ikebana sogetsu della maestra Maria Domenica Castrì, siccome questo ginepro vive prossimo all’acqua e volendo indicare il sopraggiungere della primavera si è usato il bocciolo di camelia (nella foto è sbocciato),indicando la fine della stagione invernale (e per di più molto usato nella cerimonia del tè), in un vaso raku ,appoggiato su un cannucciato, per indicare l’ambiente acquatico in tonalità azzurre del mare e rosa pastello della primavera contenente acqua, ed infine i rametti con i boccioli gialli che richiamavano i ten yin del ginepro."

     
 

"Per il suiseki di Daniela Schifano (Perenne attesa) Shimagata-ishi - Pietra Isola è stato scelto l'haiku di Tachibana Hokushi (1665-1718) :

Barche a vela in fila,
isola
persa nella nebbia


L’abbinamento con l’ikebana sogetsu della maestra Maria Domenica Castrì, su una base di cristallo in cui s’intravedevano delle righe azzurre che facevano immaginare le onde del mare, le foglioline grigie che raffiguravano la nebbia che andrà ad avvolgere l’isola, e infine il bocciolo di pesco, illustrante sia la primavera imminente, sia l’immortalità."

     
  "Per il ginepro kishu di Mauro Stemberger è stato scelto l’abbinamento con l’ikebana sogetsu della maestra Maria Domenica Castrì, per indicare l’arrivo della primavera si è scelto un rametto di prunus selvatico con le gemme gonfie pronte a sbocciare (sul tronco erano presenti dei licheni che simboleggiano la resistenza a condizioni ambientali molto sfavorevoli), con alla base delle infiorescenze gialle, in un vaso dai colori primaverili.
La scelta dello stile sogetsu è stato fatto per la raffinata eleganza, e il particolare studio nell’accostamento di materiale è molto vicino allo spirito del bonsai."
Grazie, Antonio. Ho preferito riportare alla lettera, con il suo permesso,  le parole del Presidente perchè esse indicano con quale cura, organizzazione, professionalità, conoscenza  ed amore è stata preparata questa mostra, in tutti i minimi particolari. Ed un grazie anche a tutti i soci del Napoli Bonsai Club, che hanno dato un supporto continuo e discreto.
 
La mostra si è svolta in una collocazione di eccezione : Villa Campolieto, una delle residenze settecentesche di Ercolano, situata lungo il Miglio d'Oro,  quel tratto dell'antica strada regia delle Calabrie così definita per lo splendore delle Ville Vesuviane costruite dalla nobiltà della corte dei Borboni.
 
   
  La facciata posteriore, affacciata sul giardino e sul golfo di Napoli    Il porticato ellittico opera di Luigi Vanvitelli

  Il vestibolo superiore
 
     
Negli splendidi saloni interni sono state allestite le mostre dei bonsai e dei suiseki in concorso, e le esposizioni di Shodo e di Ikebana, a cura di Daniela Di Perna e di Maria Domenica Castrì. Così, la sinergia tra le antiche decorazioni, a simulare un verdeggiante giardino, ed i soggetti esposti ha dato vita ad una suggestiva continuità tra spazi interni e la natura circostante.
   
 Il salone principale ospitava i bonsai in concorso   La saletta dei suiseki   Un altro scorcio dei suiseki esposti
 
 
   
 Le calligrafie di Daniela Di Perna

   Una camelia, un tralcio di vite ed una ceramica Raku, creazione di Maria Domenica Castrì   L'esposizione di Ikebana realizzate da Maria Domenica Castrì, della scuola Sogetsu
 

Ricchissimo il programma didattico : la lavorazione di Tiberio Gracco di un vaso da shitakusa è stata accompagnata dalle parole di Massimo Bandera sull'estetica dei vasi e delle erbe di compagnia. Luciana Queirolo ha confrontato alcune scuole giapponesi sul difficile e controverso argomento della esposizione di un suiseki ed Antonio Acampora ha tenuto una coinvolgente conferenza sulla coltivazione e sulla scelta delle erbe di compagnia. Le dimostrazioni in simultanea delle scuole bonsai Bonsai Creativo School e la Scuola Bonsai del Mediterraneo, i laboratori di Shodo, le  dimostrazioni di Ikebana e di Shodo, la conferenza di Luca Bragazzi, un ricco mercatino  ... proprio non c'è stata possibilità di annoiarsi.
Una grande sorpresa è stata per me la visita da Roma di Massimo Gobbi, artista che padroneggia la tecnica sumi-e con maestria e forza espressiva, che ho recentemente conosciuto ed evidentemente ... incuriosito.
Il tempo quindi è passato troppo velocemente, gustando i tanti particolari delle esposizioni, chiacchierando con gli amici, curiosando tra gli oggetti in vendita.

 
   
Una coppia di tenkei particolarmente delicati,
che accompagnava la pietra di Giuseppe Filocamo
   Un'erba di compagnia esposta con un bonsai

  L'Ikebana realizzato da Maria Domenica Castrì, a simboleggiare la nebbia che si alza dal mare
 
Sono stata ospite quindi di una manifestazione di altissimo livello, che mi ha onorato dando vita per una mia pietra ad una esposizione sosakukazari, e di questo ringrazio gli ideatori, nei soci tutti del Napoli Bonsai Club, e la sig.ra Castrì, che ha accettato e vinto la difficile sfida di ideare un'ikebana che accompagnasse con armonia un suiseki. E ringrazio coloro che, con i loro interventi, frutto di studio e meticolosa preparazione, hanno permesso di ampliare e perfezionare le mie conoscenze : Luciana Queirolo, giudice per il suiseki, Massimo Bandera, Antonio Acampora.
Non dimentico, ovviamente, che la mostra è stata teatro di una esposizione di suiseki in concorso. Molti i premi in palio : oltre ai tre premi  del Napoli Bonsai Club, sono state assegnate le targhe I.B.S. ed A.I.A.S., ed il premio Suiseki Magazine, ad opera del giudice unico Luciana Queirolo. Massimo Bandera ha inoltre assegnato la targa  BCI, mentre il team di Italiansuiseki ha assegnato la targa "ItalianSuiseki".
Lascio spazio quindi alle pietre, vincitrici e non, che hanno partecipato a questo evento.
 
I suiseki in mostra
 
 1° Premio "Kokoro-no Bonsai Ten 2013" per il Suiseki
 
 

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Daniela Schifano

Pietra Disegnata - Mon' yo -seki
"Trame di rami, scintille di luce"
Vietnam
 
Menzione di Merito "Kokoro-no Bonsai Ten 2013" per il Suiseki
 
 

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Fabrizio Buccini

Pietra Montagna - Yamagata-ishi
Liguria
 
Menzione di Merito "Kokoro-no Bonsai Ten 2013" per il  Suiseki
  Premio B.C.I.
 

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Laura Monni

Pietra Isola - Shimagata-ishi
"Magia a Sesel"
Liguria
 
Targa A.I.A.S.
 
 

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Cosimo Pepe

Pietra Oggetto - Sugata-ishi
"Yurikono yume - Il sogno di Giulia"
Liguria
 
Targa  I.B.S.
 
 

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Daniela Schifano

Pietra Isola - Shimagata-ishi
"Sulle rotte di cielo e di mare"
Liguria
 

Premio "Suiseki Magazine"
Premio "ItalianSuiseki"
 

 

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Geppino Mauriello

Pietra Montagna - Yamagata-ishi
Liguria
 
 

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Raffaele Cacace

  Pietra Montagna - Yamagata-ishi
"Gaugamela : inizio e fine di grandi re"
Liguria
 

 

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Giuseppe Cordone

Pietra Oggetto - Sugata-ishi
"Donna fugata"
Sicilia

 

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Paco Donato

Pietra Montagna - Yamagata-ishi
Liguria
 
 
 

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Giuseppe Filocamo
 
Pietra Tunnel - Domon-ishi

 
 

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Filippo Lanfranchi
 
Pietra Oggetto - Dobutsu-seki
"La saggezza senza tempo"
 
 
 

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Antonio Marino
 
Pietra Isola  - Shimagata-ishi
 
 
 

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Antonio Marino
 
Pietra Oggetto  - Sugata-ishi

 

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Geppino Mauriello
Fuori concorso

Pietra Oggetto  - Dobutsu-seki
"Lo squalo"
Liguria
 
 
 

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Ninh Huu Hiep

 
Pietra lago - Tamari-ishi
Vietnam
 
 
 

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Umberto Ziniti

Pietra Montagna  - Yamagata-ishi
"Percorrendo valli inesplorate"

 

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Umberto Ziniti

Pietra Montagna - Yamagata-ishi
"Il labirinto del monte sacro"
 
     

 

 

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