Il XVI Congresso Nazionale A.I.A.S.

di Daniela Schifano

Pescia, 21 - 22 Settembre 2013
 
Questo il tokonoma di benvenuto del Museo 'Franchi', che accoglieva i Visitatori del XVI Congresso A.I.A.S. : la pietra 'Il volo', di Luciana Queirolo, ed uno splendido acero, ancora nella sua verde livrea estiva. Grazie alla generosa ospitalità della famiglia Franchi, alla collaborazione dello staff dell'azienda "Franchi - Bonsai Vivai",  e al lavoro del club Associazione Toscana Amatori Bonsai e Suiseki (A.T.A.B.S.) di Firenze, che ha provveduto agli allestimenti, anche quest'anno il Congresso A.I.A.S. si pone come la manifestazione che in Italia riesce ad esporre 100 e più suiseki.
Precisamente 101 le pietre in concorso, oltre a due esposizioni fuori concorso del giudice spagnolo Jesus Quintas, esperto internazionale e socio A.I.A.S. : con questi numeri l'Associazione ha superato il risultato della edizione dello scorso anno, in cui i Soci avevano esposto 93 suiseki. Sicuramente è stata di sprone l'annunciata pubblicazione del primo Catalogo fotografico sul Congresso, a ricordo dell'evento : quale migliore stimolo per partecipare con i migliori pezzi in collezione ? Mai come quest'anno, infatti, il vero premio era 'esserci', per stare insieme, per confrontarsi, per imparare e per insegnare, in uno spirito di grande collaborazione. Significativo in questo senso è stato l'apporto del giudice unico Jesus Quintas, che si è proposto con umiltà, come 'uno di noi', e che non ha lesinato spiegazioni e motivazioni. "Ho scelto prima le pietre migliori, ma dovevo poi premiarne solo 3 per ogni categoria. Quindi, ho valutato gli elementi espositivi, per fare una ulteriore selezione. Infine, come ultimo criterio ho utilizzato la mia personale visione del suiseki... ". Ecco, una tale premessa ha spazzato via dubbi e polemiche, che a volte nascono dalle troppe certezze con cui le pietre vengono giudicate. Ricordando che in Giappone le esposizioni di suiseki non prevedono premi e riconoscimenti, proponiamo un video che al di là di tante parole è esplicativo delle modalità con cui Jesus si è posto, nel giro dei commenti che nei Congressi A.I.A.S. è un momento immancabile.
Ascoltiamolo insieme...
 
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Nel breve filmato, realizzato da Felice, Jesus commenta le due pietre che ha selezionato per i primi due posti nella categoria 'Pietre paesaggio' , in cui erano iscritte ben 48 pietre, e molto difficile è stata la scelta, a parer suo. Per l'ambito Trofeo, non ha avuto dubbi : lo ha assegnato alla pietra di Virna Marchi, alla quale ha manifestato un solo grande dubbio : "ma lei, dopo questa pietra, come continuerà la sua collezione ?", strappando una risata generale !
 
  Un altro momento di grande interesse è stato, nel sabato pomeriggio, l'incontro con Silvia Orsi, che ha accettato di sostituire la classica conferenza con un momento di maggiore sinergia con i partecipanti. Infatti Silvia ha commentato per noi gli oggetti di accompagnamento, e la grande sorpresa è stata non tanto la sua competenza botanica, che ormai ben conosciamo anche attraverso il suo libro, unico in Italia, "Piante spontanee - Shitakusa e Kusamono", ma la sua sensibilità nel leggere il suiseki abbinandolo alla essenza erbacea più idonea per la stagione ma anche all'ambiente suggerito dalla pietra.
Nella foto a sinistra, Silvia ci sta proponendo un 'gioco' : con quale pianta si potrebbero sostituire la coppia di cervi, accanto alla pietra cascata ? Leggendo l'ambiente naturale, la risposta è semplice : bambu, giunchi, muschi, sono tutte essenze che ben si sposano con la grande umidità che si crea attorno ad una cascata, dove anche l'aria è satura di minuscole particelle di acqua.
     
     
Questa erbetta di prato, di una zona collinare o pre-montana, ci avvicina gradualmente alle vette...


  Un timo di alta montagna, lo immaginiamo crescere prostrato sui dirupi rocciosi dove finisce la vegetazione...

  Una tifa dal frutto maturo : questo tenkei indica l'autunno e contemporaneamente la palude, perfetto accompagnamento quindi per una pietra pozza...    ... solo l'autunno...




     
             
Silvia è riuscita a trascinarci in mondi dove una montagna arida ed esposta ai venti si sposa con un Serpervivum ragnateloso, in lotta per la sopravvivenza, oppure nelle dure altitudini dove le specie vegetali si fanno sempre più rade, e sopravvivono solo le specie più resistenti, come un timo prostrato, o ancora nel quieto ambiente di un grande stagno, in compagnia di un uccello di palude.
Abbiamo così potuto apprezzare pienamente, sul campo, l'iniziale introduzione di Silvia sull'argomento :"Perchè inseriamo un elemento di accompagnamento ad un suiseki o ad un bonsai ? Per trasmettere emozioni, con elementi che immediatamente trasportino l'immaginazione dell'osservatore verso un ambiente naturale. Una sassifraga, ad esempio, identifica immediatamente l'ambiente montano, ma a volte, anche per la difficoltà di coltivazione di queste piccole piante, si porta in mostra quello che si ha, o che sta meglio". Questo è vero, ma l'incontro con Silvia ci ha insegnato quanto sia importante e di primo piano, per la completezza di una esposizione, selezionare al meglio le nostre "erbette".

101 pietre in concorso, quindi : è impossibile in questa sede mostrarle tutte ma sul sito ufficiale A.I.A.S. è possibile vedere il completo resoconto della manifestazione e le immagini di tutte le pietre esposte. Anche questa volta Italiansuiseki era presente con il suo team al completo : oltre ai miei suiseki, anche Felice e Lorenzo hanno contribuito con le loro splendide pietre alla qualità della manifestazione ed è stata una occasione perfetta per vederci e scambiarci opinioni e progetti per il futuro. 

Queste le pietre che ci hanno più colpito, condividendo a volte le scelte del giudice Jesus Quintas. Ricordo che il regolamento A.I.A.S. prevede la suddivisione delle pietre in 6 categorie, in modo che i riconoscimenti siano dati a pietre della stessa tipologia. Il Vice Presidente U.B.I. Leonardo Pettinari ha inoltre selezionato un suiseki a cui ha assegnato la Targa 'Presidente UBI', mentre gli istruttori I.B.S. Ezio Piovanelli ed Angelo Attinà hanno selezionato il suiseki vincitore del premio "Targa I.B.S.".
Dopo tante chiacchiere, non mi resta che lasciarvi alle immagini delle pietre, non prima di aver ringraziato coloro che anche questa volta hanno collaborato, con la loro opera professionale, per la riuscita delle mie esposizioni : Sergio Biagi, per i miei tavoli, Shoko Okumura, per i dipinti, Henk Fresen, per i tenkei, e Valentina Marcucci, di JapanBonsai, per la selezione e coltivazione delle piantine di accompagnamento.
 
Le pietre fuori concorso
 
   
Jesus Quintas
"Non disturbare"
Liguria
 
Jesus Quintas
"Tappeto magico"
Liguria
   Luciana Queirolo
"Il volo"
Liguria
 
 Categoria Pietre Paesaggio
Le pietre iscritte erano ben 48, e la selezione che vi presentiamo darà l'idea dell'alta qualità di questa edizione e della conseguente difficoltà del giudice a doverne scegliere solo quattro. Noi le premiamo tutte, e a voi lasciamo il piacere di stilare la vostra personale classifica !
 
Virna Marchi
"Il mistero della montagna"
Liguria

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Questo è il suiseki che vince il Trofeo A.I.A.S. 2013, consistente in una Coppa che per un anno resta in consegna al vincitore ed il cui nome viene inciso sul piedistallo. Inoltre, questa pietra rappresenterà l'A.I.A.S. nel prossimo congresso E.S.A. 2014.
 
 
 
Felice Colombari
"Il cocco"
Liguria

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Primo Premio nella categoria 'Pietre paesaggio' ! Un risultato di grande prestigio per Felice, con una pietra che già ottenne una Menzione di Merito nella Crespi Suiseki Cup 2010. Nel video potete ascoltare i commenti del giudice su questo suiseki, il cui nome poetico nasce da una certa somiglianza con il muso di un coccodrillo. Ed affettuosamente è sempre stato chiamato 'Il cocco' .
 
Daniela Schifano
"La dimora della Tigre Bianca"
Giappone

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Secondo Premio nella categoria 'Pietre Paesaggio' e Premio 'Presidente U.B.I.' per questa Setagawaishi, che io amo molto. Pietra che proviene da un mondo lontano, dal fiume Seta in Giappone, e che invita a farsi accarezzare, sia per la linea morbida da felino sia per la superficie setosa e ricca di chiaro-scuri. 
 
 
Lorenzo Sonzini
"Oltre la collina"
Vietnam

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Atmosfera elegante, evocativa e rarefatta per questo bel doha-ishi di Lorenzo, che studia sempre con molta cura gli oggetti della sua esposizione, dal tavolo giapponese alla coppia di cervi, due tenkei originali. Apprezzo gli ampi spazi e le giuste proporzioni, la bella luna velata, il morbido pendio... è tutto misurato e suggestivo.
 
Claudio Villa
"Sperduta fra nuvole e mare"
Liguria

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Pietra data per vincitrice dai più, per l'eleganza delle linee e la bella esposizione su un suiban molto ben proporzionato, realizzato in legno. Per il giudice è stato motivo di esclusione la superficie non perfettamente pulita. 
 
 
Claudio Nuti
"All'imbrunire magico è il silenzio"
Toscana

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Una esposizione che avrebbe meritato un premio e che ha ottenuto molti apprezzamenti. Molto evocativa e ben studiata in tutti i suoi elementi, dalla bella pietra a forma di pozza, al doban in bronzo, fino al tavolo sufficientemente basso per fare apprezzare la profondità della cavità riempita d'acqua.
 
 
Luciana Queirolo
"Se io fossi vento"
Liguria

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Pietra storica di Luciana Queirolo, esposta con semplicità come richiede questo suiseki piacevole ed estremamente evocativo, che ci porta, come dice il nome poetico, ad essere un vento che delicatamente accarezza cime e vallate. Il grande tavolo aumenta a parer mio gli ampi spazi in cui questa pietra ci trascina.
 
 
Ninh Huu Hiep
Mizutamari-ishi
Vietnam

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Un nuovo socio dal lontano Vietnam mi ha affidato questa pietra di basalto, con un profondo lago. Mi sono sforzata di esporla al meglio, abbinandola ad un tanzaku con una luna su una distesa di erbe susuki, la graminacea tipica di settembre, ed una coppia di cervi. Le dimensioni della pietra avrebbero richiesto uno spazio espositivo maggiore, inoltre il giudice ha commentato che la conca è troppo profonda e non ha una via d'uscita per l'acqua, difetto che ne diminuisce il valore. Ma premiamo il materiale, denso e scuro, ma soprattutto l'entusiasmo del nuovo socio A.I.A.S. !
 
 
Laura Monni
"La roccia di Afrodite"
Liguria

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Laura Monni, mia compagna di viaggio come lo scorso anno, evidenzia con il nome poetico un particolare di questa pietra, la schiuma che lambisce le rive di questa isola, come una dea che nasce dalle onde. Molta attenzione è stata posta agli elementi espositivi, dallo shikishi opera del maestro Massimo Gobbi, alla pianta di accompagnamento, una  essenza che sembra a suo agio in un ambiente estremo come quello di una duna sabbiosa.
 
 
Felice Colombari
"Antichi sentieri"
Val D'Aosta

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Una seconda pietra paesaggio per Felice, che ha realizzato a tempo di record un difficile daiza per il piacere di portare in mostra la sua nuova scoperta, direttamente dai torrenti della Val d'Aosta. Un doha possente, molto scuro dai riflessi verdi, che secondo il giudice va ancora un pò rialzato sulla sinistra, per avere un piano perfettamente... piano !
 
Pietre Disegnate
Solo sei le pietre disegnate iscritte nella categoria. Ricordo che per l'A.I.A.S. le pietre disegnate sono pietre naturali, senza una forma apprezzabile, ma con un disegno che si può ascrivere, per forma e potere evocativo, alle categorie del suiseki (paesaggi, animali, oggetti celesti, fenomeni meteorologici, figure umane, ecc.).
 
 
L'Arte del Bonsai Club
"Remember"
Toscana

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Questa piccola pietra è molto piaciuta al giudice, per la sua semplicità e per la molteplicità di visioni che offre. Una luna, un paesaggio, forse il profilo di un uomo che osserva il cielo notturno...
 
 
 
Daniela Schifano
"Trame di rami, scintille di luce"
Vietnam

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Secondo Premio nella categoria 'Pietre disegnate',  era già stata esposta in Febbraio alla mostra Kokoro-no Ten del Napoli Bonsai Club, dove ha vinto il premio 'Migliore Suiseki'. In questa occasione mi è sembrato più rispondente alla stagione esporla in modo diverso, rappresentando l'autunno con piccole foglie già colorate di rosso, come cadute dai rami spogli da cui fa capolino la luna. Secondo il giudice, l'esposizione può essere migliorata utilizzando un tavolo basso.
 
 
Pilar Guillen
"Liguria"
Spagna

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Pilar ci ha offerto anche quest'anno una delle sue pietre, provenienti dalla costa vicino a Valencia. Una pietra spagnola che ricorda però a Pilar i panorami della Liguria, Terzo Premio nella categoria 'Pietre Disegnate".
 
Lorenzo Sonzini
"Alba sul Fuji"
Lombardia

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"La foschia schiarisce.
Il pallido azzurro Fuji si innalza sopra gli alberi.
Il giorno è nato."
Sui Shoh
 
Vi propongo questa esposizione nel suo insieme, con la calligrafia che Lorenzo ha selezionato e tradotto per noi in italiano, inglese e spagnolo. 
 
 
Bonsai Club Castelli Romani
"A colpi d'ala"
Liguria

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Una pietra disegnata proveniente dal lago di Giacopiane, patria delle montagne di palombino e che per una volta ha donato una tipologia completamente diversa. L'alto tavolino giapponese accompagna il volo del piccolo uccello, che parte, o arriva, ... chissà.

 
 
 Espositori multipli
Una categoria tra le più difficili, e Jesus ha tenuto a spronarci a migliorare. Otto le esposizioni iscritte, sulle quali il giudice non ha lesinato consigli e migliorie.
 
Claudio Nuti
"E' quasi pronto lo scenario dell'autunno che avanza"
Toscana - Liguria

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Primo Premio nella categoria 'Espositori multipli' : nonostante questo il giudice ha consigliato di utilizzare un tavolo più arioso, e ha suggerito una visione completamente diversa della pietra posta sul secondo livello a destra. Ha comunque apprezzato l'età e la qualità dei due paesaggi e l'armonia cromatica dell'insieme.
Non una capanna, infatti, ma un saggio in meditazione ...
Questa interpretazione cambia completamente la possibile disposizione delle tre pietre.
 
 
 
     
 
 
Sergio Bassi
"Autunno in terre lontane"
Liguria - Toscana

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Secondo Premio nella categoria 'Espositori multipli' ... ma vi propongo una interessante sequenza fotografica, per l'osservatore attento utile più di tante parole : prima, durante e dopo !

 
     
 Dopo....
 
 
Daniela Schifano
"Sfiora il cuore il sole d'autunno"
Giappone

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Una esposizione "controversa" : ai più è piaciuta molto, e c'è chi l'ha definita "la più bella cosa in mostra", ma il  giudice non l'ha ritenuta meritevole di premio, rispetto agli altri multipli presenti. Per Jesus, infatti, la Kikka-seki, con la sua presenza importante, mal si armonizzava con la delicatezza della Toyama-ishi, inoltre non ha apprezzato la presenza del cervo in bronzo.
"Il sole d'autunno" : il crisantemo ha molteplici significati, in Giappone. Per noi è il fiore dei morti, per loro è simbolo di longevità. Per la sua somiglianza con il disco solare con i suoi raggi, è diventato l'emblema dell'Imperatore, che ebbe la sua investitura dalla dea del Sole  Amateratsu. Simboleggia fortemente l'autunno, per la sua ricca fioritura, al punto che il nono giorno del nono mese è il Giorno dei Crisantemi, una delle principali festività del Giappone.  
 
     
 
 Pietre oggetto
Dopo le pietre paesaggio, la categoria più gettonata : ben ventinove le pietre esposte. E non solo figure umane, ma una buona rappresentativa di pietre barca e pietre capanna.
 
 
Antonio Marino
"Il Saggio"
Campania

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Primo Premio nella categoria 'Pietre Oggetto'  : il giudice ha apprezzato la pietra e l'utilizzo di una calligrafia, che aumenta la sensazione di trovarsi davanti ad un Literati, mentre ha condiviso meno le lumache come elemento di accompagnamento.

 
Renzo Rabitti
Senza nome
Emilia

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Terzo Premio nella categoria 'Pietre oggetto' ... non lo vedevo, all'inizio, eppure eccolo là, un uccello appollaiato su uno sperone di roccia ! Anche senza il suggerimento del nome poetico Jesus lo ha subito colto e premiato, ma ha comunque suggerito una esposizione migliore. Il daiza va rifatto, il tavolino dovrebbe essere meno lavorato e la pianta di accompagnamento è sovradimensionata.
 
 
Carlo Vanni
Funagata-ishi
Toscana

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Una buona pietra barca italiana, già premiata quest'anno alla mostra di Poppi, dalla superficie che suggerisce vetustà. Il giudice ha suggerito di provare anche l'altro fronte, che forse permette di apprezzare meglio l'incavo della pietra, molto profondo.

 
Felice Colombari
"I segni del tempo"
Liguria

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Una capanna abbandonata, semi distrutta dal tempo e dall'incuria : una pietra che ha molto colpito, anche per la sua indiscutibile originalità.
 
 
Laura Monni
"Liotru"
Sicilia

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Un omaggio di Laura alla Sicilia : Liotru è l'elefante simbolo di Catania, ed anche la pietra proviene dalla Sicilia. Con pochi tratti questo suiseki raffigura l'essenza dell'elefante, non solo per la proboscide, ma piuttosto per l'evidente passo stanco e pesante. 

 
Non solo nomi... ma volti e sorrisi
 
   
Laura, Luciana, Silvia e Daniela
 
Felice, Carlo, Claudio e ancora Daniela
  Ringraziando Nara Franchi
         
   
 Molti ma non tutti   Carlo Vanni in posa per il Catalogo    La concentrazione del giudice
 
 

 

 

Miyabi Bonsai Ten

di Daniela Schifano

Gorgo al Monticano (Treviso), 5 - 6 Ottobre 2013

Miyabi è un termine giapponese utilizzato nel periodo Heian, e significa cortese raffinatezza, eleganza, capacità di godere dei piaceri della quiete. Ed in un'isola di tranquillità e ricercatezza, nella campagna trevigiana, la Scuola d'Arte Bonsai ambienta la prima edizione della Miyabi Bonsai Ten, scegliendo non solo una antica dimora dell'aristocrazia veneziana, Villa Foscarini Cornaro, ma anche una formula che premia senza premi. Riservata agli Istruttori ed Allievi della Scuola d'Arte Bonsai, al fine di confrontarsi e di diffondere gli insegnamenti appresi, sono stata invitata in qualità di gradito ospite... senza premi ? Certo che sì ! Anzi, per me era l'occasione che aspettavo, a dimostrazione che non solo i premi muovono le persone e riempiono le sale espositive. Trovo una curiosa analogia : l'anno è per me iniziato a Napoli, nelle sale affrescate di Villa Campolieto, e termina con un soggiorno in questo suggestivo relais, elegante ma anche ricco di spunti curiosi. Villa Foscarini Cornaro nasce come residenza cinquecentesca dei più bei nomi dell'aristrocrazia veneziana, ed è stata  ristrutturata creando un albergo signorile e riservato e sfruttando al meglio tutti gli ambienti, dal granaio dove si allevavano bachi da seta alle vecchie scuderie, dalla cantina alla Torre Colombaia.

 

 La sala della prima colazione...

 
Mi sembrava un enorme  trompe l'oeil... invece è l'archivio Foscarini, riproduzione di una grande Biblioteca con copie di libri di ogni argomento e genere, tra cui fanno mostra di sè oggetti di antiquariato e di modernariato.     La 'finta' biblioteca è all'aperto, lungo il viale dove era posizionato il mercatino, protetta per fortuna da una profonda tettoia. E' possibile sedersi davanti ad essa e farsi servire un aperitivo...
         
 
L'Orangerie... originariamente un piccolo giardino d'inverno ricco di piante e fiori.
     
Architetture
tra il verde
     
Nella ex cantina, c'è ancora modo di utilizzare le vecchie bottiglie, mentre all'esterno si spegne la luce del giorno.
 
Sede elegante e ricercata, quindi, ottima scelta per questa due giorni dedicata al bonsai, al suiseki ed al kusamono, in un ponte che ancora una volta si apre tra la Serenissima e il misterioso Oriente : la cerimonia del te', il Kiu do - il tradizionale tiro con l'arco -, il sumi-e, l'ikebana, la ceramica, la pratica dello Zazen, le lavorazioni bonsai del maestro Masashi Hirao, allievo di Saburo Kato.


A sinistra,
Igor Carino nelle prime fasi della realizzazione di un vaso da kusamono

...
A destra, i partecipanti al workshop sul sumi-e, tenuto dal maestro Shoko Koike

 
Ma anche interessanti conferenze, come quella di Silvia Orsi sul kusamono, di Francesco Merlo sulle 'Rocce nel giardino giapponese', ed il commento alle pietre esposte a cura dell'ospite d'onore Luciana Queirolo hanno riempito le nostre giornate.
La zona espositiva era di ben 600 metri quadri, e vi hanno trovato posto un centinaio di bonsai, trentuno suiseki e una decina di kusamono. L'organizzazione era curatissima, con grande impegno di tutti i soci della Scuola d'Arte che non hanno mai lasciato soli gli espositori. Mi ha molto colpito la collaborazione nella fase dell'allestimento, alla ricerca della migliore armonia generale. E grande attenzione è stata posta anche alla questione 'sicurezza', al fine di salvaguardare ogni singolo oggetto portato in mostra. L'allestimento era in stile hirakazari, ma con spazi molto ampi a disposizione di ogni singola pianta, sia in lunghezza che in profondità. Inoltre, le esposizioni erano anonime : per i bonsai erano segnalati lo stile e la specie botanica in mostra, e per i suiseki il solo nome poetico, quando segnalato dall'espositore.
   
Il tokonoma di benvenuto, un Chamaecyparis dell'Istruttore Paolo Morbiato  

 Una delle tre sale dedicate al bonsai

  Uno scorcio della sala
dei suiseki e dei kusamono
 
 
  I suiseki sono stati sapientemente alternati con i kusamono, composizioni di più specie di erbacee che difficilmente troviamo esposti nelle mostre.  
Un kusamono di Igor Carino  


  Un kusamono di Edoardo Rossi
I suiseki esposti, rigorosamente anonimi, erano presentati dagli Istruttori ed Allievi della Scuola d'Arte Bonsai, e dagli ospiti Luciana Queirolo, Angelo Attinà, ed io. Da un certo punto di vista mi spiace non poterVi segnalare i nomi degli espositori, perchè non posso dare giusto merito a coloro che hanno partecipato con vero entusiasmo. Non sempre le pietre erano esposte con elementi di accompagnamento, quindi non in tutti i casi ho fotografato l'esposizione.
Nonostante l'anonimato, spendo due parole sulla pietra da me esposta per la prima volta, una Kibune-Kamogawa-ishi rappresentante una pozza, più che altro per spiegare didatticamente l'esposizione nel suo insieme.
Esposta su un vassoio e su una semplice jiita, per far meglio apprezzare la cavità della pozza, le ho abbinato un kakejiku dove un uccellino volteggia sopra l'acqua, per bere o per giocare, sotto l'ombra dei rami di un pino. Ebbene, l'uccellino è una cinciallegra, ed il pino è il suo ambiente naturale. Pur sapendo che la cinciallegra è un simbolo autunnale, ne ho chiesto conferma ad Antonio Acampora, presidente onorario del Napoli Bonsai Club, che ha aggiunto: "Per  quanto riguarda la cinciallegra (parus majior) è un uccello che rievoca l’autunno in Giappone poiché presenta un petto giallo dorato, rispetto a quella europea che è più verde. In giapponese "cinciallegra" si dice shijuukara (pronuncia: scigiuucara). Gli ideogrammi hanno il seguente significato: 四SHI = 4, 十JUU = 10, 雀KARA = famiglia dei Paridi. Tuttavia la vera origine del nome viene da una frase giapponese che dice "che si muove freneticamente di continuo" e questo di continuo si dice shiju. Gli ideogrammi sono stati sostituiti successivamente con SHIJU = 40 stando a significare che la cinciallegra ha il valore di 40 passeri !"
Ritengo che nulla sia mai abbastanza per praticare queste difficili arti con consapevolezza. "Come dice Susumu Sudo: l'esposizione richiede studio ma il metodo non è mai l'obiettivo: la qualità e l'arte lo sono. Lo scopo sia del Bonsai sia del Suiseki è questo, gusto ed eleganza." Queste le parole di Antonio, che ancora si ricollegano a quel concetto di eleganza con cui ho iniziato questo articolo e che ha permeato l'intera manifestazione.
Ringrazio tutti i soci della Scuola d'Arte Bonsai, per l'opportunità di vivere questa esperienza, per l'impegno profuso, per la calda accoglienza. Ma, in modo particolare, un grazie a Igor Carino, che mi ha invitato, e ad Andreas Geremia, in cui ho colto una passione sincera per le pietre, e che spero di vedere presto nella grande famiglia AIAS. Infine ringrazio anche la pittrice giapponese Shoko Okumura, che ha realizzato per me il kakejiku "Matsu ni Shijuukara" ('Il pino e la cinciallegra'), Antonio Acampora, per i suoi preziosi consigli, e  Claudio Nuti, un amico che con grande generosità mi ha permesso di usare un suo oggetto di grande fascino, un doban in bronzo.
 
 I suiseki in mostra
 
 
"Spazio"   "Dove si contano le stelle"

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"Profondità marine"

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    "In montagna con gli amici cercando di capire"

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    "Geisha"

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"Estate indiana"

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"Scogliera"

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"Altopiano"

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"Collina"

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"La Vita"

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"L'isola che non c'è"   "Isola"

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    "A Carlo"

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"Sfiora il cuore il sole d'autunno"
 
  "La dimora della Tigre Bianca"
Tokonoma di uscita

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Iwagata-ishi

Iwagata-ishi - Pietra roccia costiera


Misure : 
Lunghezza
41 cm
 
Profondità 
14 cm 
 
Altezza 
21 cm

Provenienza : Toscana


Congresso A.I.A.S. 2012 :
Secondo Premio Categoria 'Pietre Paesaggio'

Funagata-ishi

Funagata-ishi - Pietra a forma di barca


Misure : 
Lunghezza
20 cm
 
Profondità 
  5 cm 
 
Altezza 
  5 cm


Provenienza
: Toscana


 
VIII Trofeo Bonsai e Suiseki 'Città di Poppi'  2013 :
Menzione di Merito
 

tokonoma

Mini Tokonoma

 

Misure del Tokonoma   Misure della Pietra Montagna
Lunghezza 29 cm   Lunghezza  4 cm
Profondità  10 cm    Profondità   2 cm
Altezza 22 cm   Altezza  2 cm

Provenienza : Toscana

 

Kuzuya-ishi

Kuzuya-ishi - Pietra capanna dal tetto di paglia


 

Misure : 
Lunghezza
20 cm
 
Profondità 
11 cm 
 
Altezza 
  6 cm


Provenienza
: Toscana

 

 

Mizutamari-ishi

Mizutamari-ishi - Pietra pozza


 

Misure : 
Lunghezza
16 cm
 
Profondità 
11 cm 
 
Altezza 
 4 cm


Provenienza
: Toscana

 

 

Yamagata-ishi

Yamagata-ishi - Pietra montagna


Misure : 
Lunghezza
30 cm
 
Profondità 
14 cm 
 
Altezza 
13 cm


Provenienza
: Toscana

 

 

Yamagata-ishi

Yamagata-ishi - Pietra montagna


Misure : 
Lunghezza
15 cm
 
Profondità 
  8 cm 
 
Altezza 
  7 cm


Provenienza
: Liguria

Sugata-ishi

Sugata-ishi - Pietra a forma umana


Misure : 
Lunghezza
 6 cm
 
Profondità 
 3 cm 
 
Altezza 
 8 cm


Provenienza
: Liguria

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