Mostre ed Eventi 2016

 
 
 
 

Bonsai sotto la mole, il XVIII Congresso U.B.I.

 


11-13 Aprile 2014

Torino, Piazza Vittorio Veneto     
In mezzo alla gente, in una città ricca di storia ed in una delle più grandi piazze d'Europa, U.B.I. organizza per i suoi congressisti la diciottesima edizione del Congresso Nazionale 2014.

Nel programma della manifestazione, che sarà presto pubblicato sul sito dell'Associazione insieme alle modalità di registrazione dei propri esemplari ed ai pacchetti di partecipazione, sono previste le dimostrazioni degli special guests Kevin Willson e Ryan Neill, che insieme ad Alfredo Salaccione sono i giudici per la sezione Bonsai.

Jesus Quintas, invece, sarà il giudice per la sezione Suiseki.

           

 
   

Programma e regolamento della manifestazione sul sito U.B.I. :

http://torino2014.ubibonsai.it/

Kokoro-no Ten 2013

 

   

 

Kokoro-no Bonsai Ten 2013
"Esposizione Bonsai dell'anima, della mente, e del cuore"

22-24 Febbraio 2013 

Ercolano  ( Napoli )           

Il Napoli Bonsai Club presenta la terza edizione della Kokoro-no Bonsai Ten.

Esposizione bonsai dell'anima, della mente e del cuore, questo il motivo conduttore della manifestazione, che ritroviamo nelle parole con cui il presidente Antonio Acampora accompagnò la precedente edizione :  "Il bonsai ci permette di entrare in sintonia con le leggi della natura, con un albero vivo, quello che i maestri giapponesi chiamano spirito, ed è forse questo che lo spirito, il cuore (kokoro) ciò che ci suggerisce il bonsai".

E' questo il filo conduttore che unisce le tre edizioni della manifestazione, che quest'anno si presenta ricca di eventi, con le conferenze di Massimo Bandera, Luca Bragazzi, Luciana Queirolo, Tiberio Gracco e con il confronto tra le scuole Bonsai Creativo School e la Scuola Bonsai del Mediterraneo.

Giudice per il suiseki la sig.ra Luciana Queirolo.

   

 

Programma e regolamento della manifestazione :

http://www.napolibonsaiclub.it/forum/showthread.php?3503-Kokoro-no-Bonsai-Ten-2013-22-23-24-Febbraio-2013-Ercolano-%28NA%29&p=57487#post57487

Mondo Bonsai 2014

 

   

 

10^ Mostra Mercato Mondo Bonsai

5-6 Aprile 2014

Gonzaga  ( Mantova )                                                                                                                              

Il Bonsai Club Gonzaga presenta la decima  edizione della Mostra Mercato "Mondo Bonsai", che per la numerosa partecipazione dei soci AIAS, richiamati dalla atmosfera cordiale e dalla generosa ospitalità del club organizzatore, è diventata una occasione ufficiale di incontro per l'Associazione, seconda al solo Congresso Nazionale.

Da sottolineare il grande impegno dei soci del Bonsai Club Gonzaga, che nonostante le grandi difficoltà che persistono dopo il sisma del 2012 portano avanti la normale attività del club.

La locandina :

 
   

 

Programma della manifestazione :

http://www.bonsaiclubgonzaga.it/index.html

Considerando il posizionamento nel tokonoma

di Paul Goff

Il mio amico inglese Paul Goff, bonsaista appassionato, mette a nostra disposizione un suo articolo pubblicato sul libro di Craig Coussins "Bonsai Master Class" sulla esposizione di un bonsai in un tokonoma. Nell'articolo, particolare attenzione viene data alla scelta della illustrazione nello scroll, in funzione della stagione e del bonsai ed alcune considerazioni sono indubbiamente valide anche per i suiseki. Paul è anche l'autore dei rotoli : egli realizza sia lo scroll sia le illustrazioni, in vari formati, anche per gli appassionati, che così possono scegliere le dimensioni ed i soggetti più opportuni. Oltre che a shikishi, tanzaku e relativi supporti, Paul realizza anche dei veri e propri kakejiku.
Paul pubblicherà presto  un nuovo libro, interamente dedicato alla esposizione nel tokonoma.
(Ringrazio gli amici Paul Goff e Craig Coussins per aver autorizzato la pubblicazione dell'articolo).


Purtroppo, i progetti di Paul si sono spenti con lui, il 10 Novembre 2014. Un improvviso e grave ictus lo ha colto, ancora giovane, ancora pieno di progetti e di idee. Un artista poliedrico, musicista, fotografo e pittore di quella Natura che ritraeva con semplicità e che era la sua Maestra. Mi mancheranno i suoi suggerimenti e le nostre chiacchierate via mail, a me mancherà l'artista, alla sua famiglia mancherà l'uomo. Grazie Paul, ancora grazie.

 

   Considerando il posizionamento nel tokonoma
  Paul Goff
Una singola foglia che cade nel vento e nella pioggia descrive chiaramente l'autunno per questo pino di Scozia.    
   
L'intento principale nella esposizione dei bonsai dovrebbe essere quello di mantenere l'attenzione dello spettatore mentre si  trasmette una assoluta sensazione di armonia. Se più di un oggetto è incluso nella esposizione,  ad es. un bonsai,  un tavolo, piantine di accompagnamento, figurine in bronzo (tenkei) , suiseki, o un kakejiku,  è opportuno che questi oggetti siano collegati l'uno all'altro, e che l'artista li utilizzi in modo minimale per trasmettere la comprensione di un particolare momento, luogo, o stagione in un paesaggio naturale.
 
Sia che l'esposizione avvenga su tavoli da mostra oppure in una alcova da esposizione appositamente disegnata (tokonoma), l'artista deve sviluppare una sorta di sensibilità riguardo spazio, dimensioni e proporzioni tra gli elementi, per garantire il raggiungimento di un ben equilibrato, armonioso quadro vivente che fornisca un messaggio positivo allo spettatore.

Il posizionamento di una tale disposizione deve essere attentamente valutato. In una mostra, gli spazi individuali sono spesso definiti dalle lunghezze di  bacchette  di bambù su un tavolo di altezza conveniente per spettatori in piedi. Un semplice sfondo è essenziale, e lo spazio designato deve essere percepito come una cornice per l'immagine desiderata.
 

L'uso del tokonoma permette all'artista di organizzare la sua esposizione senza distrazioni in una nicchia appositamente costruita. Nella sua costruzione, sono utilizzati colori neutri o di terra  normalmente combinati con legno naturale. Un piccolo tokonoma inferiore a 3 piedi (1 m) di lunghezza può essere alto per permettere la visione in piedi, mentre uno spazio più grande, fino a 10 piedi (31 m) di lunghezza, è in genere più in basso per permettere la contemplazione da seduti.

     

Questo pino di montagna cambia poco durante l'anno, ma con l'impiego di un scroll neutro, lo stato d'animo e la stagione possono essere suggeriti da un utilizzo meditato di illustrazioni.


 
La preoccupazione degli Occidentali per il disordine deve essere evitata a tutti i costi quando si effettua una esposizione artistica. Una più semplice, minimale impostazione, utilizzando tre o meno oggetti, è da preferire. Infatti, alcuni sostengono che, se uno degli oggetti viene rimosso e la storia rimane la stessa, tale oggetto non era essenziale in prima istanza. In altre parole, bonsai con pianta di accompagnamento, bonsai con scroll o bonsai con suiseki, o qualsiasi combinazione di due o tre degli elementi di cui sopra, può essere sufficiente. Il numero limitato di elementi, si spera, stimolerà lo spettatore a livello intellettuale a svelare la rilevanza degli oggetti in termini di associazione, al fine di rivelare l'immagine intesa dall'artista.

Per aiutare l'artista nella trasmissione del proprio messaggio, sarebbe saggio studiare alcune linee guida stabilite. Essere vincolato da rigide e rapide regole sarebbe sciocco, e può comportare la restrizione di una esaltante espressività artistica.

Guardare, ascoltare, ed imparare da esposizioni riuscite e, naturalmente, osservare la nostra più grande maestra, la natura stessa. Quando è posizionato in un ambiente ristretto, un bonsai con qualsiasi accessorio di accompagnamento creerà un certo grado di corrispondenza tra tali elementi. Qui, la pertinenza è di primaria importanza. Se non c'è un'associazione appropriata, non emergerà una composizione unificata di bellezza e armonia. L'opportunità di un momento entusiasmante è quindi perduta. Non è difficile, ma deve essere pensata e progettata bene. Come nel caso di altri compiti connessi con la creazione di un bonsai, la preparazione è di inestimabile valore.
 
La proporzione e la distanza tra gli elementi della esposizione merita importante considerazione al fine di mantenere una unità armoniosa, di unicità, pur creando l'illusione di una grande profondità e spaziosità. Nessuno pezzo dovrebbe dominare la disposizione  ed i movimenti visivi dei singoli pezzi dovrebbero infine concentrare l'attenzione dello spettatore sul centro di un triangolo scaleno che collega i centri visivi del bonsai, scroll, e elementi di accompagnamento. Questi punti del triangolo possono anche essere considerati come rappresentanti il cielo in alto, l'uomo a metà e la terra alla base.
 
Una gelida, fredda luna sullo scroll appeso conferma uno scenario invernale per questa quercia inglese.
 

Questa semplice presentazione
con montagne innevate ed un bucaneve racconta di una fredda giornata verso la fine dell'inverno.
 
Così, quali osservazioni e orientamenti dovremmo considerare? Se si decide di seguire l'esposizione tradizionale giapponese di un bonsai, sarà necessario comprendere le categorie di shin, gyu, e Suu, che significano "formale", "semi-formale" ed "informale". Ogni categoria può essere suddivisa in ulteriori suddivisioni di shin, gyù, e sùu con una conseguente disposizione ben precisa;  ad esempio, shin gyù (un bonsai formale esposto in un modo semi-formale). L'albero, essendo il soggetto chiave nella esposizione, determina lo stile, vale a dire, formale, semi-formale, o informale. Occasioni speciali, momenti di festa o l'accoglienza di un ospite importante possono essere riconosciuti impostando una esposizione formale (shin) nel tokonoma. Un pino eretto formale, un ginepro o un tasso in un vaso rettangolare con lati verticali si considerano appropriati qui, e gli elementi tradizionali che sono adatti anche per l'occasione si possono includere come piantina da accompagnamento, accessorio, o scroll.
Una esposizione semi-formale, o gyù, sarebbe caratteristica di un bonsai informale come suo centro. Questo può essere un albero deciduo o in fiore in un vaso con linee morbide e curve. Il display gyù è ideale per identificare la stagione.

L'informalità della esposizione sùu permette un approccio molto più libero, e può includere un bonsai in stile literati o in stile cascata. Qui, è opportuno esprimere la stagione o semplicemente l'umore e l'atmosfera.

Le considerazioni di base per la definizione di una esposizione individuale  in una mostra o in un tokonoma di solito iniziano partendo da un bonsai, posto al centro, anche se questo non è sempre il caso, in quanto suiseki o kusamono possono spesso essere i soggetti principali. L'artista deve decidere se l'esposizione deve comunicare un'occasione speciale o l'atmosfera di un luogo in un particolare momento del giorno o della stagione. Quando si considera la stagione, idealmente, un sottile accenno di progressione della natura verso la stagione successiva dovrebbe essere incluso. Con la combinazione di non più di tre oggetti, più il potere della suggestione, dovrebbe essere possibile influenzare lo spettatore nella comprensione della vostra intenzione. E' cruciale che, come espositore, si eviti qualsiasi ripetizione in termini di materiali, finiture e colori nel contenuto del vostro arrangiamento. Ad esempio, includere fiori di stella alpina come pianta di accompagnamento in un vaso smaltato in associazione con un bonsai fiorito anch'esso in un vaso smaltato sarebbe considerato inadeguato per due motivi: la ripetizione di contenitori smaltati e la presenza di fiori in due casi.
 
Alla fine dell'inverno, le acque
prodotte dallo scioglimento
delle nevi vengono giù dalle montagne - un accompagnamento perfetto per questo pino mugo.
 
 
Delle colombe nel corteggiamento sullo scroll appeso rafforzano le gioie della primavera per un bonsai di ciliegio in fiore.
 
 
 
 
 
 
       
Un triangolo scaleno dovrebbe collegare i centri visivi tra scroll, bonsai e piantina. Qui, un biancospino comune è accompagnato da una piantina di Partenio ed una sola farfalla sulla pergamena - il perfetto giorno d'estate.
 

 Estate al lago - un ginepro cinese si sporge sul bordo dell'acqua, mentre dell'erba selvatica con le more occupa la riva paludosa. Essendo situato su un supporto in bambù, il tema della riva è accentuato. Sul rotolo, si riconosce un barcaiolo nella nebbia sul lago.

 
Una versione invernale di un olmo inglese sta davanti ad un picco innevato, mentre alcuni bucaneve anticipano giornate più calde. Qui, si può chiaramente vedere come la profondità nella esposizione è creata ponendo la pianta leggermente in avanti rispetto all'oggetto chiave.
 
Sponda di lago autunnale con un larice europeo - lo scroll presuppone un paesaggio collinare subito dopo un acquazzone. La piantina di accompagnamento è un geranio in miniatura.
 

Sul rotolo, un gufo vola davanti ad una luna d'oro; può stare nidificando nella cavità dell' acero campestre. Qui, la piantina  comprende una continuazione di foglie cadute dal bonsai e l'emergere di funghi autunnali su un pezzo del vecchio tronco d'albero.

 

Il tema del sole nascente su una pergamena ed una cicogna come accessorio sarebbero compagni ideali per un bonsai sempreverde eretto formale in una esposizione per il Nuovo Anno.


 
Allo stesso modo, una pianta su roccia come soggetto principale non starebbe bene a fianco di un suiseki come elemento di accompagnamento, o anche accanto ad un dipinto che include un paesaggio montano, a causa della ripetizione di temi. I collegamenti tra i componenti della esposizione si debbono fare in un modo implicitamente sottile, e possono spesso comportare interpretazione intellettuale da parte dello spettatore per rivelare l'immagine. Tornando alla pianta su roccia, la pianta di accompagnamento potrebbe essere una erba alpina con un contenitore totalmente diverso da quella del pezzo centrale, per implicare la posizione di alberi e rocce in alta quota, o anche una figurina di un uccello o un animale che vive in questo ambiente. Il rotolo può essere usato per indicare la stagione incorporando un fiore, erba, un insetto, il sole o la luna, nuvole o nebbia, ma, in ogni caso, non si deve illustrare uno degli elementi già presenti nella esposizione.

Il sole e la luna sono eccellenti indicatori di tempo e di stagione. I giapponesi usano spesso il tema del sorgere del sole per una nuova vita o un nuovo inizio in una esposizione formale di inizio  anno. Il sole visto dietro le nuvole, o attraverso la nebbia, può aiutare con l'ora del giorno, ma si eviti di utilizzare un sole al tramonto in quanto ciò potrebbe comportare la fine di un periodo o una morte. Una luna piena arancione o rosso sangue  (luna settembrina, così come la conosciamo noi) può suggerire tarda estate o autunno.

 

E' naturale aspettarsi che la varietà infinita e le numerose combinazioni di elementi di visualizzazione siano possibili. Pertanto, lo schema qui è semplicistico, ma, spero, possa ispirare gli appassionati ad approfondire il mondo della tradizionale esposizione di bonsai.
 

 

 

Kokoro-no Bonsai Ten 2013

di Daniela Schifano ed Antonio Acampora

Ercolano, 22-24 Febbraio 2013
 
Esposizione Bonsai dell'anima, della mente, e del cuore : il primo evento del 2013 ci ha condotto su un percorso ben preciso, insito nel termine Kokoro, che Antonio Acampora,  Presidente del club organizzatore Napoli Bonsai Club, ha tenuto a sottolineare, insieme ad alcuni spunti di riflessione che ci hanno accompagnato nelle giornate precedenti la mostra, in un dialogo continuo che si è svolto sulle pagine del Forum del Napoli Bonsai Club. E da queste pagine io riporto alcuni pensieri di Antonio, che meglio delle mie parole possono descrivere il 'cuore' della manifestazione.
"Molti mi hanno chiesto perché abbiamo chiamato la nostra mostra ” KOKORO”, questo nome fu dato dal maestro Hideo Suzuki durante una nostra riunione in cui egli era ospite (H.Suzuki è socio onorario del NBC). Egli ci ricordò che nella lingua italiana, mente, cuore, o anche vita possono indicare concetti molto diversi, mentre in Giappone spesso corrispondono allo stesso carattere (kokoro). Quindi kokoro indica contemporaneamente sia la mente, sia tutte le attività umane di cui essa sarebbe il centro, quindi non solo il pensiero e la volontà ma anche i sentimenti. "Kokoro" è ciò che sta dietro ad ogni sentimento e moto dell'animo e quindi in pratica definisce gli atteggiamenti, i comportamenti di chi si dedica al bonsai. I bonsai sono preziosi perché rasserenano la nostra vita e arricchiscono il cuore degli uomini. "
"Il cardine centrale di questa nostra mostra è il confronto tra varie scuole bonsaistiche italiane, riconosciute o no. Quest’anno ci saranno la Bonsai Creativo di Sandro Segneri e la Scuola Bonsai del Mediterraneo di Antonio Gesualdi. Noi riteniamo che solo vedendo ed esaminando il lavoro di tutte le scuole, ogni bonsaista può decidere liberamente e quindi determinare il suo percorso formativo, stabilendo personalmente a quale scuola associarsi e seguire. L'allestimento della mostra seguirà questo nostro concetto di mostra propedeutica al mondo del bonsai : oltre all'esposizione hirakazari, vi sarà un'esposizione sosakukazari in cui per la prima volta in Italia si esporrà bonsai con pannelli riportando shodo, intervallati con bonsai associati ad ikebana. Questo non per amore della novità o di originalità, ma per rilevare e far comprendere che tutte le arti giapponesi sono legate da un filo comune che è l'estetica zen."
"La nostra Mostra sarà un veicolo d’incontro, confronto e conoscenza tra chi pratica quest’attività e chi, incuriosito, si vuole avvicinare a questa pratica. Poi sapremo se la mostra è riuscita, se è stata un successo se immediatamente dopo la mostra faremo una passeggiata in natura, osservando le naturali peculiarità di ciascun albero, e le confronteremo con le peculiarità degli alberi visti in mostra. Se il confronto non rivelerà profondissime differenze vitali tra i soggetti, allora per me sarà stata un grande successo, ed avrà avuto un esito positivo."
 
"Durante la Kokoro ten 2013 ci sarà un accostamento innovativo tra la calligrafia e il bonsai in una sintesi in cui entrambe le arti si sosterranno attraverso uno scambio, che esalterà le loro qualità. Nel loro abbinamento occorrerà valutare che le caratteristiche estetiche (ritmo, stile) siano compatibili. Nel bonsai esiste una notevole potenzialità evocativa. Questa qualità esiste anche nello shodo che si avvale soprattutto dell'aiuto del testo, del ritmo e del tipo di carattere. "
Ed ecco i sosakukazari che sono stati allestiti all'ingresso della mostra : sei nicchie espositive in cui bonsai, suiseki, calligrafie ed ikebana  armoniosamente si supportavano a vicenda. E questo, credetemi, era solo l'inizio.

"Il tema che soggiace a tutta l’esposizione è l’arrivo della primavera. Iniziando da alcuni haiku (poesia che coglie il battito della vita, contro uno sfondo naturale, mai descritto ma solo suggerito da un termine che indica la stagione “Kigo”) che si accordavano con i bonsai, lo shodo, l’ ikebana, e il suiseki è nata l’esposizione sosakukazari. Sperando che questa nostra mostra ed esposizione abbia invogliato ed attratto molti ad entrare in questo mondo affascinante quanto complesso che è il bonsai."

 

"Per il ginepro sabina di Sandro Segneri è stato scelto l’haiku di Matsuo Basho (1644 - 1694) :

Chiare cascate :
tra le onde si infilano verdi
gli aghi dei pini


Il kigo per la calligrafia è chiare cascate, indica l’arrivo della primavera e lo stile della calligrafia realizzata dalla maestra Daniela Di Perna è lo stile Gyosho-Sosho. In questo ishizuki con un ginepro in stile cascata vi è un movimento, una fluttuazione verso il basso quasi a cercare l’acqua. Anche lo shodo è in uno stile vigoroso, con una potenza espressiva, il ritmo è serrato e scattante con un andamento inclinato che ricorda la cascata. La luce chiara del primo kigo sembra quasi accarezzare la chioma del ginepro. L’ultimo tratto del secondo kangi riprende il lungo jin inferiore. Il sigillo chiude la composizione."

     

 
"Per il ginepro fenicio di Gerardo Moscariello è stato scelto l’haiku di Morikawa Kyoroku (1656-1715) :

Vento fresco :
sui campi verdi
un’ombra di nube


Il kigo per la calligrafia è vento fresco (suzukase) indica l’arrivo della primavera e lo stile della calligrafia realizzata dalla maestra Daniela Di Perna è lo stile sosho (corsivo) che ben si addice alla chioma elegante e fluente, sembra quasi che il vento evocato dalla calligrafia passi fra le fronde del ginepro. Osservate come l’ultimo tratto in alto dell’ultimo kangi si adegui al tenjin. Il sigillo della maestra chiude la composizione."
     

 
"Per il tasso cuspidata di Bruno Beltrame è stato scelto l’haiku di Miura Chora (1729- 1780) :

Sulle sere serene
E i giorni silenziosi,
piogge di primavera


Il kigo per la calligrafia è piogge di primavera (haru ame), indica l’arrivo della primavera e lo stile della calligrafia realizzata dalla maestra Daniela Di Perna è lo stile Reisho detto anche dei funzionari. In questo bonsai esiste una struttura di base che ne caratterizza lo stile, (forte, dinamicamente lento) anche nello shodo si è scelto un carattere di scrittura (Reisho) che è uno stile vigoroso, con una potenza espressiva, il ritmo è lento e indugiante. Si accorda con il bonsai in modo da evidenziare i pregi di ambedue, e aumentare la forza espressiva della composizione. Le gocce di pioggia raffigurate nel primo kangi sembrano quasi disposte per bagnare le foglie del tasso. Il sigillo chiude la composizione."
     
  "Per il ginepro itoigawa di Matteo Testa è stato scelto l’abbinamento con l’ikebana sogetsu della maestra Maria Domenica Castrì, siccome questo ginepro vive prossimo all’acqua e volendo indicare il sopraggiungere della primavera si è usato il bocciolo di camelia (nella foto è sbocciato),indicando la fine della stagione invernale (e per di più molto usato nella cerimonia del tè), in un vaso raku ,appoggiato su un cannucciato, per indicare l’ambiente acquatico in tonalità azzurre del mare e rosa pastello della primavera contenente acqua, ed infine i rametti con i boccioli gialli che richiamavano i ten yin del ginepro."

     
 

"Per il suiseki di Daniela Schifano (Perenne attesa) Shimagata-ishi - Pietra Isola è stato scelto l'haiku di Tachibana Hokushi (1665-1718) :

Barche a vela in fila,
isola
persa nella nebbia


L’abbinamento con l’ikebana sogetsu della maestra Maria Domenica Castrì, su una base di cristallo in cui s’intravedevano delle righe azzurre che facevano immaginare le onde del mare, le foglioline grigie che raffiguravano la nebbia che andrà ad avvolgere l’isola, e infine il bocciolo di pesco, illustrante sia la primavera imminente, sia l’immortalità."

     
  "Per il ginepro kishu di Mauro Stemberger è stato scelto l’abbinamento con l’ikebana sogetsu della maestra Maria Domenica Castrì, per indicare l’arrivo della primavera si è scelto un rametto di prunus selvatico con le gemme gonfie pronte a sbocciare (sul tronco erano presenti dei licheni che simboleggiano la resistenza a condizioni ambientali molto sfavorevoli), con alla base delle infiorescenze gialle, in un vaso dai colori primaverili.
La scelta dello stile sogetsu è stato fatto per la raffinata eleganza, e il particolare studio nell’accostamento di materiale è molto vicino allo spirito del bonsai."
Grazie, Antonio. Ho preferito riportare alla lettera, con il suo permesso,  le parole del Presidente perchè esse indicano con quale cura, organizzazione, professionalità, conoscenza  ed amore è stata preparata questa mostra, in tutti i minimi particolari. Ed un grazie anche a tutti i soci del Napoli Bonsai Club, che hanno dato un supporto continuo e discreto.
 
La mostra si è svolta in una collocazione di eccezione : Villa Campolieto, una delle residenze settecentesche di Ercolano, situata lungo il Miglio d'Oro,  quel tratto dell'antica strada regia delle Calabrie così definita per lo splendore delle Ville Vesuviane costruite dalla nobiltà della corte dei Borboni.
 
   
  La facciata posteriore, affacciata sul giardino e sul golfo di Napoli    Il porticato ellittico opera di Luigi Vanvitelli

  Il vestibolo superiore
 
     
Negli splendidi saloni interni sono state allestite le mostre dei bonsai e dei suiseki in concorso, e le esposizioni di Shodo e di Ikebana, a cura di Daniela Di Perna e di Maria Domenica Castrì. Così, la sinergia tra le antiche decorazioni, a simulare un verdeggiante giardino, ed i soggetti esposti ha dato vita ad una suggestiva continuità tra spazi interni e la natura circostante.
   
 Il salone principale ospitava i bonsai in concorso   La saletta dei suiseki   Un altro scorcio dei suiseki esposti
 
 
   
 Le calligrafie di Daniela Di Perna

   Una camelia, un tralcio di vite ed una ceramica Raku, creazione di Maria Domenica Castrì   L'esposizione di Ikebana realizzate da Maria Domenica Castrì, della scuola Sogetsu
 

Ricchissimo il programma didattico : la lavorazione di Tiberio Gracco di un vaso da shitakusa è stata accompagnata dalle parole di Massimo Bandera sull'estetica dei vasi e delle erbe di compagnia. Luciana Queirolo ha confrontato alcune scuole giapponesi sul difficile e controverso argomento della esposizione di un suiseki ed Antonio Acampora ha tenuto una coinvolgente conferenza sulla coltivazione e sulla scelta delle erbe di compagnia. Le dimostrazioni in simultanea delle scuole bonsai Bonsai Creativo School e la Scuola Bonsai del Mediterraneo, i laboratori di Shodo, le  dimostrazioni di Ikebana e di Shodo, la conferenza di Luca Bragazzi, un ricco mercatino  ... proprio non c'è stata possibilità di annoiarsi.
Una grande sorpresa è stata per me la visita da Roma di Massimo Gobbi, artista che padroneggia la tecnica sumi-e con maestria e forza espressiva, che ho recentemente conosciuto ed evidentemente ... incuriosito.
Il tempo quindi è passato troppo velocemente, gustando i tanti particolari delle esposizioni, chiacchierando con gli amici, curiosando tra gli oggetti in vendita.

 
   
Una coppia di tenkei particolarmente delicati,
che accompagnava la pietra di Giuseppe Filocamo
   Un'erba di compagnia esposta con un bonsai

  L'Ikebana realizzato da Maria Domenica Castrì, a simboleggiare la nebbia che si alza dal mare
 
Sono stata ospite quindi di una manifestazione di altissimo livello, che mi ha onorato dando vita per una mia pietra ad una esposizione sosakukazari, e di questo ringrazio gli ideatori, nei soci tutti del Napoli Bonsai Club, e la sig.ra Castrì, che ha accettato e vinto la difficile sfida di ideare un'ikebana che accompagnasse con armonia un suiseki. E ringrazio coloro che, con i loro interventi, frutto di studio e meticolosa preparazione, hanno permesso di ampliare e perfezionare le mie conoscenze : Luciana Queirolo, giudice per il suiseki, Massimo Bandera, Antonio Acampora.
Non dimentico, ovviamente, che la mostra è stata teatro di una esposizione di suiseki in concorso. Molti i premi in palio : oltre ai tre premi  del Napoli Bonsai Club, sono state assegnate le targhe I.B.S. ed A.I.A.S., ed il premio Suiseki Magazine, ad opera del giudice unico Luciana Queirolo. Massimo Bandera ha inoltre assegnato la targa  BCI, mentre il team di Italiansuiseki ha assegnato la targa "ItalianSuiseki".
Lascio spazio quindi alle pietre, vincitrici e non, che hanno partecipato a questo evento.
 
I suiseki in mostra
 
 1° Premio "Kokoro-no Bonsai Ten 2013" per il Suiseki
 
 

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Daniela Schifano

Pietra Disegnata - Mon' yo -seki
"Trame di rami, scintille di luce"
Vietnam
 
Menzione di Merito "Kokoro-no Bonsai Ten 2013" per il Suiseki
 
 

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Fabrizio Buccini

Pietra Montagna - Yamagata-ishi
Liguria
 
Menzione di Merito "Kokoro-no Bonsai Ten 2013" per il  Suiseki
  Premio B.C.I.
 

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Laura Monni

Pietra Isola - Shimagata-ishi
"Magia a Sesel"
Liguria
 
Targa A.I.A.S.
 
 

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Cosimo Pepe

Pietra Oggetto - Sugata-ishi
"Yurikono yume - Il sogno di Giulia"
Liguria
 
Targa  I.B.S.
 
 

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Daniela Schifano

Pietra Isola - Shimagata-ishi
"Sulle rotte di cielo e di mare"
Liguria
 

Premio "Suiseki Magazine"
Premio "ItalianSuiseki"
 

 

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Geppino Mauriello

Pietra Montagna - Yamagata-ishi
Liguria
 
 

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Raffaele Cacace

  Pietra Montagna - Yamagata-ishi
"Gaugamela : inizio e fine di grandi re"
Liguria
 

 

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Giuseppe Cordone

Pietra Oggetto - Sugata-ishi
"Donna fugata"
Sicilia

 

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Paco Donato

Pietra Montagna - Yamagata-ishi
Liguria
 
 
 

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Giuseppe Filocamo
 
Pietra Tunnel - Domon-ishi

 
 

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Filippo Lanfranchi
 
Pietra Oggetto - Dobutsu-seki
"La saggezza senza tempo"
 
 
 

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Antonio Marino
 
Pietra Isola  - Shimagata-ishi
 
 
 

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Antonio Marino
 
Pietra Oggetto  - Sugata-ishi

 

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Geppino Mauriello
Fuori concorso

Pietra Oggetto  - Dobutsu-seki
"Lo squalo"
Liguria
 
 
 

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Ninh Huu Hiep

 
Pietra lago - Tamari-ishi
Vietnam
 
 
 

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Umberto Ziniti

Pietra Montagna  - Yamagata-ishi
"Percorrendo valli inesplorate"

 

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Umberto Ziniti

Pietra Montagna - Yamagata-ishi
"Il labirinto del monte sacro"
 
     

 

 

Il XVII Congresso U.B.I.

di Daniela Schifano

Vieste, 19-21 Aprile 2013

Abbinato al Trofeo Vieste Bonsai 2013 si è svolto a Vieste il XVII Congresso Nazionale U.B.I., i cui soci partecipanti sono stati accolti dalla tipica, calda ed entusiasta accoglienza del Sud. Organizzazione impeccabile, quella fornita dai club ospitanti, il Daunia Bonsai Club di Foggia ed il Bonsai Club Primo Cielo di Acquaviva delle Fonti di Bari, dalla scelta della sede alle proposte parallele al Congresso. I dintorni di Vieste offrono infatti molte opportunità turistiche, dalla bellezze del mare alle testimonianze religiose e culturali, alle rarità botaniche, rappresentate dalle orchidee spontanee endemiche del Gargano, a quelle naturalistiche come la Foresta Umbra. Ed i club hanno messo a disposizione dei Congressisti e dei loro accompagnatori molte gite gratuite alla scoperta del loro territorio, che hanno soddisfatto le esigenze di molti. Non solo Congresso, quindi, ma gli appassionati del bonsai non si sono certo annoiati : un ricco mercato, le dimostrazioni del maestro Taiga Urushibata, e soprattutto più di 80 bonsai in mostra. Anche i suiseki erano numerosi, ben 16, e quindi, per l'ammissione all'ambito Catalogo U.B.I. 2013, si è resa necessaria una selezione tra gli esemplari iscritti, che ha limitato gli ammessi a catalogo a 80 bonsai e 10 suiseki.
Giudice unico per i suiseki la sig.ra Luciana Queirolo, che ha anche assegnato la Targa A.I.A.S. e la Targa I.B.S., e con la solita disponibilità, nel pomeriggio della domenica ha motivato premi ed esclusioni. Massimo Bandera ha assegnato la targa B.C.I.. al suiseki ad una pietra non ammessa a Catalogo.

 

   
La sala dei suiseki   L'ulivo di Laura Monni, ammesso a catalogo   Uno scorcio della sala riservata ai bonsai
 
La mia prima volte nel promontorio del Gargano è stata entusiasmante e ricca di scoperte : belle giornate di sole, luoghi incantevoli da cartolina (come la Cala di San Felice, nella foto di copertina), ma anche gli uliveti secolari, le masserie, i trabucchi, antiche piattaforme per la pesca, le torri costiere, testimonianze di attività umane tradizionali legate indissolubilmente alla terra ed al mare.

 
E poi l'ambiente naturale, e prendo in prestito le parole di Giuseppe Ungaretti :
« Il Gargano è il monte più vario che si possa immaginare. Ha nel suo cuore la Foresta Umbra, con faggi e cerri che hanno 50 metri d'altezza e un fusto d'una bracciata di 5 metri, e l'età di Matusalemme; con abeti, aceri, tassi; con un rigoglìo, un colore, l'idea che le stagioni si siano incantate in sull'ora di sera; con caprioli, lepri, volpi che vi scappano di fra i piedi; con ogni gorgheggio, gemito, pigolìo d'uccelli... »

Ricordo che il Gargano è un'area naturale protetta dal 1991. Poichè sono una appassionata di orchidee spontanee italiane, per me è stata una importante possibilità di vedere per la prima volta le specie endemiche di questa zona, grazie alla guida di Roberto Dirodi, che ci ha condotto con entusiasmo in una passeggiata ricca di scoperte nelle zone a nord di Vieste, tra Molinella e Porticello. (Nella foto, il trabucco di Molinella, ancora funzionante).
     
 
   
Una scoperta casuale ma entusiasmante :
probabilmente un individuo albino di Ophrys
sphegodes, il riconoscimento è ancora in atto.
  Ophrys sphegodes subsp. garganica


  Ophrys lutea
 
 

Il mio lavoro di fotografa dilettante è stato reso difficoltoso dagli sfondi neri scelti dall'organizzazione, penalizzanti soprattutto per le pietre,  e mi scuso quindi per la qualità delle immagini. Ma il fotografo ufficiale della manifestazione, Franco Cautillo, ha sfruttato a suo vantaggio proprio il nero dello sfondo e con un sapiente gioco di luci ha creato una personale visione dei bonsai in mostra, che sembrano illuminati da drammatici lampi di luce, come in un temporale notturno. Segnalo quindi il suo reportage completo della mostra :
http://www.francocautillo.com/foto/?id=814
e ne approfitto per ringraziarlo per la pazienza e disponibilità con cui ha dato risposta alle mie curiosità di .... "reporter".

 
 
Ma non solo : curiosa di vedere la resa delle pietre in fotografia con questa tecnica di illuminazione, egli ha fotografato per me due suiseki in mostra.


(Su gentile concessione di Franco Cautillo)
 
         
 
Ma adesso lascio spazio alle pietre, vincitrici e non, che hanno partecipato a questo evento. Ma mi permetto un'ultima considerazione personale : come sempre, ringrazio da queste pagine tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione della mia esposizione, Fabrizio Buccini per il daiza, Sergio Biagi, che ha realizzato il tavolo con la usuale professionalità e spirito di collaborazione, la pittrice giapponese Shoko Okumura, che ha realizzato il tanzaku sul tema del Fuji e della primavera,  Felice Colombari e mio figlio Gianluca, nel ruolo di corrieri di fiducia !
 
I suiseki in mostra
 

 Premio U.B.I.
Angelo Attinà

"Paesaggio"
Liguria
(Ammesso a Catalogo)

 
 

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Menzione di Merito  U.B.I.
Marco Bocci
(Ammesso a Catalogo)
 

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Menzione di Merito  U.B.I.
Daniela Schifano

"Sulla via del Satori"
Pietra oggetto
Liguria
(Ammesso a Catalogo)

 

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Targa I.B.S.
Bruno Beltrame
"Marmore"
Pietra cascata
Giappone
(Ammesso a Catalogo)
 

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Targa A.I.A.S.
Geppino Mauriello
Pietra Paesaggio
Liguria
(Ammesso a Catalogo)
 

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 Massimo Bandera
Pietra oggetto
(Ammesso a Catalogo)
 
 

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Vito Di Venere
"Il vecchio ed il mare"
Pietra oggetto
Calabria
(Ammesso a Catalogo)

 

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Antonio Marino
"Pietra Capanna"
Pietra Oggetto
(Ammesso a Catalogo)
 

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Laura Monni
"Magia a Sesel"
Pietra Paesaggio
Liguria
(Ammesso a Catalogo)
 

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Giancarlo Zarotti
"Il saggio"
Pietra oggetto
Emilia Romagna
(Ammesso a Catalogo)
 

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Premio B.C.I.
Domenico Abate
"The flight - Il volo"
Pietra cascata
(Non ammesso a Catalogo)
 

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Giuseppe De Vita
"Paesaggio"
Pietra Paesaggio
Toscana
(Non ammesso a Catalogo)
 

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Filippo Lanfranchi
"Iperbole"
(Non ammesso a Catalogo)

 

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Francesco La Rosa
"Oasi"
Pietra oggetto
(Non ammesso a Catalogo)

 

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Elvira Manuti
"Nido delle aquile"
Pietra Paesaggio
Puglia
(Non ammesso a Catalogo)

 

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Umberto Ziniti
"Pietra montagna"
Pietra Paesaggio
(Non ammesso a Catalogo)
 

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Orizzonte Bonsai ...

di Daniela Schifano

Collesalvetti (Livorno), 1-2 Giugno 2013

... senza dimenticare i Suiseki ! Nell'entroterra di Livorno, tra morbide colline coperte di vigneti, l'azienda agricola "Costa di Nugola", dei Marchesi de' Frescobaldi, ha ospitato nella sua tenuta la mostra-concorso "Orizzonte Bonsai",  organizzata dal club "L’Arte del Bonsai" di Pisa. Gli ampi spazi hanno permesso di allestire una zona espositiva di circa 600 mq, e di conseguenza di ospitare in concorso ben 31 bonsai e 27 suiseki, e fuori concorso 12 bonsai delle Scuole presenti,  ed 7 suiseki dei soci del club ospitante e dei giudici. Un numero imponente, quindi, ma gestito in modo ottimale da una perfetta macchina organizzatrice : pre-iscrizione obbligatoria, spazio espositivo sufficientemente ampio per tutti, una accoglienza amichevole ma puntuale, che accompagnava ogni espositore allo spazio pre-assegnato. All'esterno, in una zona coperta, era ospitato un bel mercatino e la zona ristorante, dove si è pranzato (e bevuto ... ) bene. Non sono mancate le dimostrazioni bonsai, ma anche di ikebana e di shodo, una conferenza di Silvia Orsi sulle piante di accompagnamento, il commento sui suiseki esposti da parte di Luciana Queirolo.

Un evento quindi ben riuscito, preparato nei più piccoli particolari e che si è svolto lungo un binario ben collaudato : il concorso, il mercato, la cena di gala, la didattica, la sinergia con altre arti orientali, l'ospitalità. L'unica anomalia rispetto a tutte le altre mostre italiane è costituita dai riconoscimenti :gli organizzatori hanno trovato opportuno offrire dei premi in denaro, al fine di incrementare sia il numero di partecipanti sia la qualità degli esemplari in mostra. L'argomento è delicato, ma a garanzia della trasparenza e della correttezza gli organizzatori hanno affidato il difficile compito del premiare ad una "Giuria di Qualità", sia per i bonsai che per i suiseki, composta da più esperti nazionali nel relativo settore. Per il suiseki, siamo stati giudicati da Luciana Queirolo, Maria Teresa Volonterio e Fabrizio Buccini. Oltre ai primi tre premi (pari a 600, 300 e 200 Euro), per il suiseki c'era a disposizione un ulteriore riconoscimento, sempre in denaro, riservato alle pietre disegnate e ai biseki, pari a 150 Euro.

Numerosi i patrocini ed i riconoscimenti : erano infatti presenti rappresentanti A.I.A.S. ed I.B.S. che hanno assegnato le loro targhe di merito : Luciana Queirolo, in qualità di istruttore IBS, ha assegnato la targa IBS, mentre Marino Nikpal, in qualità di vice presidente, ha assegnato la targa A.I.A.S.
Spazio adesso alle foto, quindi, ringraziando tutti i soci del club organizzatore, che si sono adoperati, sempre con il sorriso, alla riuscita della manifestazione.

 

 

 

 



I suiseki in mostra
 
Primo Premio
Igor Carino

Taki-ishi
Giappone
 

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Secondo Premio
Sergio Bassi

"L'alba rivela sentieri nascosti"
Liguria
 

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Terzo Premio
Attilio Valdifiori

Toyama-ishi
Liguria
 

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Premio riservato a pietre disegnate/biseki
Cinzia Batignani

"Albino"
Toscana
 

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 Targa I.B.S.
Marco Bocci

Liguria
 

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Targa A.I.A.S.
Premio Tenuta Vigneti di Nugola Società Agricola S.r.l. – Marchesi de' Frescobaldi
Giuseppe De Vita
"Madre Teresa di Calcutta"
Toscana
 

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Sergio Bassi
"The day after"

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Cinzia Batignani
"Incanto"
Toscana
 

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Armando Carlesi
"Tenerezza materna"
 

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Giuseppe De Vita
Toscana
 

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Carlo Maria Galli
"Prima neve"
Toscana
 

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Carlo Maria Galli
"In cerca di pace"
Toscana
 
 

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Ettore Gardini
"Monte Fuji"
 

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Ettore Gardini
"Il tempo... sole,  acqua e vento"
Liguria
 

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Paolo Nicoli
Senza nome

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Marino Nikpal
"Ricordando l'Egitto"
 

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Premio Comune Collesalvetti
Claudio Nuti
"Luna piena sul monte Kawako"
 
 

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Claudio Nuti
"La montagna della quiete"
 

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Fausto Porcelli
"Meteora"
 

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Giorgio Rosati
"Enigma"

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Giorgio Rosati
"Taklamakan"
 
 

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Paolo Rossi
"La grotta delle fate"
 
 

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Daniela Schifano
"La dimora della Tigre Bianca"
Toyama-ishi - Setagawaishi - Giappone

 

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Daniela Schifano
"Guardando la cascata a Lushan"
Taki-ishi - Liguria
 

 

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Attilio Valdifiori
"Senza tempo"
 

 

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Carlo Vanni
"Grande è la natura nelle grandi cose,
grandissima nelle più piccole"

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Carlo Vanni
"Erosione"
 

 

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 I suiseki dei giudici
 
Fabrizio Buccini
Toscana

 

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Luciana Queirolo
(in rappresentanza dell'AIAS)
"La rocca del dragone"
Liguria

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Chi siamo

Tre amici, una comune passione.


Felice Colombari   
Socio A.I.A.S. 

              ( felice@italiansuiseki.it )

 
 
"... ho conosciuto i suiseki sulle riviste bonsai nei primi anni '90; ne rimasi affascinato, ma allora pensavo che  si potessero trovare solo in Giappone. Solo nel 2000, visitando una mostra di bonsai, vidi esposti dei suiseki provenienti dalla Liguria; rimasi... 'pietrificato' davanti ad una piccola montagna che poteva stare in una mano... e fu subito amore.
Mi misi subito a cercare su Internet e cominciai piano piano a leggere di queste meraviglie ed a capire in quali zone si potessero trovare. Avendo già una discreta esperienza che mi derivava dalla ricerca di minerali, cominciai a capire cosa guardare, dove cercare...
Quasi dieci anni sono volati, tante le gite, tante le gioie, tanti amici coinvolti, i primi daiza... poi una pietra mi ha fatto incontrare Daniela : è nata una bella amicizia ed eccomi qui...
Amo soprattutto la ricerca, stare all'aria aperta, spesso lo faccio da solo, a volte con amici, mi sento in armonia con la natura ed in pace con me stesso, poi quando accade l'incontro con una bella pietra mi sembra sempre un miracolo, un incontro predestinato e sono ... felice."

 
Daniela Schifano  
Socio A.I.A.S. 

( daniela@italiansuiseki.it )

 
"Ho visto per la prima volta un suiseki in un libro sui bonsai... ed è stata una passione immediata. La prima cosa che mi sono chiesta è stata : ma come ho fatto a non vederli ? Poi mi sono resa conto che non è sempre così immediato: tranne che nei torrenti, le pietre sono spesso coperte di materiale argilloso e vanno prima immaginate, poi scoperte, e non sempre l'attesa è ripagata da una pietra che si potrà definire suiseki.
Amo le pietre a prescindere dalla loro provenienza, colleziono quindi con piacere pietre giapponesi, cinesi, americane... l'importante è che rispettino i criteri del suiseki tradizionale.
Non amo quindi le pietre tagliate, e comincio a prediligere forme sempre più essenziali.
La ricerca in natura e l'esposizione sono i momenti che prediligo, per motivi opposti. Durante la ricerca si è soli con se stessi e con quella 'natura' che cerchiamo nelle nostre pietre. In una mostra c'è l'incontro con la terza realtà: il pubblico, con cui condividere il piacere dell'osservazione e della didattica. 
La mia pietra preferita ? Quella che devo ancora trovare ! In questo senso la ricerca non è finita, la sorpresa maggiore mi deve ancora cogliere, il gioco deve continuare... "

 
Lorenzo Sonzini  
Socio A.I.A.S. 

( lorenzo@italiansuiseki.it )

 
"La mia passione per il suiseki ha una premessa:
….anch’io, come altri appassionati di suiseki, ho iniziato col praticare l’arte del bonsai  e, mentre percorrevo la sua “ do “, la conoscenza del Giappone - attraverso libri, riviste e incontri con maestri giapponesi - mi ha spinto ad approfondire altri aspetti della storia, dell’arte,  della cultura, di questa civiltà.   E mentre la mia mente, curiosa, seguiva tutte queste nuove vie, ogni volta che incontravo l’immagine di un suiseki ne ero stranamente colpito e qualcosa inconsciamente mi parlava al cuore. 

Facendo un paragone con l’amicizia o con l’amore, quante persone si sono frequentate per molto tempo, attratte l’una dall’altra, senza che la scintilla scattasse e tramutasse l’amicizia in un sentimento più profondo! 
Una cosa analoga è successa tra me e il suiseki e la scintilla è scattata quando, durante un viaggio in Giappone, ho avuto tra le mani una “kuzuya-ishi” che ora fa parte della mia collezione. Da quel momento la passione è stata totale e incondizionata."

 

La XV Mostra Nazionale Bonsai e Suiseki "Città di Frascati"

di Daniela Schifano

Frascati, 7 - 9 Giugno 2013

"Quando mi è stato chiesto di giudicare anche i suiseki, ho pensato che ci sarebbero state pietre vistose, e magari solo due o tre. Quindi, grande è stata la mia sorpresa, per il numero e per la qualità, perchè tutte le pietre sono di alto livello, pari a quello di una mostra giapponese".
Le parole che riferisco alla lettera sono state pronunciate da Mr. Toshiro Ogawa, l'ospite giapponese che quest'anno è stato il sensei della XV Mostra "Città di Frascati". Un insegnante, quindi, invitato dal Bonsai Club Castelli Romani per trasmetterci le sue conoscenze in campo bonsaistico, è stato l'ospite d'eccezione ed il giudico unico della manifestazione, che ha visto esposti 31 bonsai ed 11 suiseki. Orfano purtroppo di Luciana Queirolo, nostra gradita ospite per due anni consecutivi ma quest'anno impegnata in altro evento concomitante, il suiseki si è avvalso quindi dell'apporto di Mr. Ogawa, che per nostra fortuna conosce in modo approfondito anche quest'arte. La mostra, come sempre ospitata nelle sale del Comune di Frascati, ha avuto una connotazione didattica molto forte : per il bonsai le dimostrazioni sulla terrazza sulla piazza di Frascati sono state il momento aggregativo principale.

   
Si taglia ...   ... si progetta, si disegna, si studia ...   ... si lavora alacremente

Mentre all'interno delle sale la mostra procedeva sui binari del programma stabilito, all'esterno il bel tempo ha permesso di lavorare ininterrottamente per due giorni, sotto la guida di Mr. Ogawa e grazie al lavoro di traduzione offerto dalla sig.ra Sawa Nakamura. In qualche modo il nostro ospite è anche riuscito a visionare gli esemplari in mostra, per giudicare ed assegnare i premi, mentre nella giornata della domenica si è svolto un momento molto atteso, quello del giro dei commenti. Mr. Ogawa ha esaminato con attenzione ogni tokonoma, consigliando per i bonsai un fronte migliore, un vaso più adatto, una esposizione più armoniosa.
Per i suiseki, la curiosità era massima : cosa avrebbe detto delle nostre pietre un giapponese ? Ebbene, la premessa che ho citato all'inizio del mio resoconto ci ha sorpreso in positivo, ed Mr. Ogawa ha aggiunto che : "... tutte le pietre in mostra sono molto belle, è stato difficile sceglierne una sola, ed ho selezionato il suiseki da premiare sia per la pietra sia per l'allestimento." Parole che vorrei sottolineare, in quanto rimarcano un aspetto per me molto importante ma in Italia disconosciuto, quello dell'importanza dell'esposizione. Poi Mr. Ogawa ha definito per ogni pietra esposta innanzitutto la categoria, in base alla classificazione giapponese, con i termini originali che ormai conosciamo molto bene; egli ha evitato le critiche, ha piuttosto dato dei consigli per una migliore esposizione, ricalcando nei suoi commenti le osservazioni che in genere si ascoltano : tavoli a volte pesanti o massicci, scroll troppo grandi o con una direzione errata, piante di accompagnamento non adatte per dimensioni.
Personalmente, ero curiosa di capire la sua opinione sull'utilizzo del kakejiku, a volte non approvato da alcune scuole di pensiero. Ebbene, nei suoi commenti non è emerso che esso non sia ammesso, nè che sia obbligatorio, invero. Superando il discorso sulle 'regole', quindi, io credo che ci resti questo insegnamento, di cui fare tesoro : l'esposizione è importante, quanto il suiseki, essa ci permette di comunicare uno stato d'animo, una atmosfera, e l'utilizzo degli elementi di accompagnamento deve restare una libera scelta dell'espositore, che dovrebbe seguire la propria sincerità.

Tornando ai riconoscimenti,  il Bonsai Club Castelli Romani, socio dell'A.I.A.S., ha richiesto il patrocinio e conseguentemente l'A.I.A.S. ha messo a disposizione una Targa di Merito, ed ho avuto l'onore di essere delegata, quale membro del Consiglio Direttivo, all'assegnazione del premio. La mia preferenza è andata ad una pietra cascata di origine ligure, presentata da Paco Donato. Anche Italiansuiseki ha messo a disposizione la propria Targa, ed io e Felice, consultato via web, abbiamo scelto il suiseki presentato dal Napoli Bonsai Club, anche a sottolineare l'importanza della collaborazione tra soci di un club. Un altro premio importante è stato messo a disposizione dal Napoli Bonsai Club : il suo presidente Carlo Scafuri l'ha assegnato ad una interessante pietra figura presentata da Umberto Ziniti, di origine ligure.

La mostra di bonsai e suiseki è stata affiancata, come ormai da alcuni anni, dalle personali della scuola di Shodo Bokushin e della scuola di Ikebana Sogetsu di Roma, con cui è nato un sodalizio ben sperimentato : essi hanno arricchito gli ambienti con calligrafie e ikebana ed hanno dato vita a dimostrazioni che entusiasmano sempre il pubblico.

   
Lucio Farinelli della scuola Sogetsu
  "Giardino vuoto", realizzazione del maestro
Norio Nagayama
 
Le calligrafie esposte
         
   
    Creazioni ... fiorite !    
         
   
La Sala Consiliare   Il bonsai di Tiberio Gracco,
premio Migliore latifoglia
  La Sala degli Specchi

Ecco, è tutto o quasi, mi mancano i ringraziamenti sinceri per gli amici che hanno condiviso con noi del Bonsai Club Castelli Romani questa esperienza e con cui ho passato momenti piacevoli. Il mio pensiero va a Carlo Scafuri, presidente del Napoli Bonsai Club, amico prezioso, a Laura Monni, che nonostante il lavoro pressante ha trovato il modo di venirci a trovare, ad Umberto Ziniti per i suoi indimenticabili tamburi, ad Antonio Cerasuolo, amico ritrovato dopo qualche anno di assenza. Grazie a chi ha esposto, grazie a chi ha allestito ed ha smontato, grazie a tutti coloro che ancora una volta, nonostante le sempre maggiori difficoltà, hanno dato vita a questa occasione di incontro e di confronto.

 

I suiseki in mostra
 

Premio "Bonsai Club Castelli Romani Miglior Suiseki"
Daniela Schifano
"La dimora della Tigre Bianca"
Toyama-ishi
Giappone

 

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"Una toyama-ishi : pietra molto bella, esposizione che coinvolge lo spettatore in una atmosfera quieta".

Targa di Merito A.I.A.S.
Paco Donato
Taki-ishi
Liguria
 

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"Questa è un notevole esempio di taki-ishi (pietra cascata), per forma e materiale. Sposterei però il tavolo, per realizzare una esposizione asimmetrica."

Premio  Targa "Bonsai e Suiseki Magazine"
Umberto Ziniti
"La preghiera del tamburo dell'abbondanza"
Sugata-ishi
Liguria
 

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"Sugata-ishi con una bella forma, esprime un momento meditativo. Gli elementi dell'esposizione, però, vanno posizionati su piani diversi, tavolo e jiita sono troppo in linea".

Premio "Italiansuiseki"
Napoli Bonsai Club
Yamagata-ishi - Kinzan-seki
Liguria
 
 

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"Il tavolo è troppo pesante, per questa pietra montagna osservata a distanza ravvicinata. Anche l'erba di accompagnamento è troppo grande."
Questo il commento di Mr. Ogawa, che ha dato origine a questa domanda : data l'esposizione su suiban, perchè non pietra isola ? Il nostro ospite ha spiegato che "in Giappone tutte le pietre possono essere esposte su suiban e sabbia. La categoria pietra isola (shimagata-ishi) si espone su sabbia bagnata, ma solo in estate".

Giuseppe Cordone
Doha-ishi
Liguria
 

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"Esposizione molto raffinata, per questa doha-ishi".

Mr. Ninh Huu Hiep
Mizutamari-ishi
Vietnam
 
 

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Filippo Lanfranchi
Tanakazari

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"Le proporzioni sono sbagliate : le pietre sono di dimensioni troppo simili e l'erba è troppo grande. La pietra cascata è molto buona. La pietra sul piano più alto è una pietra riparo, quindi la sua direzione va verso destra.". Per l'espositore di questo tanakazari, la pietra sul piano più alto va interpretata come una pietra a forma di uccello.

Antonio Marino
Kuzuya-ishi
Toscana
 

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"Più che una capanna, l'interpretazione migliore è quella di montagna, ma andrebbe ruotata e posizionata a sinistra".

Cosimo Pepe
Sugata-ishi
"Yuri Ko No Yume (Sognando Giulia)"
Liguria
 

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"Questa bella Sugata-ishi mi ricorda il Buddha. L'erba è troppo lontana".

Carlo Rocchetti
Biseki
Cina
 

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Giovanni Vegliandi
Yamagata-ishi - Kinzan-seki
Liguria
 

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"Questa è una montagna vista a distanza ravvicinata, una kinzan-seki. L'erba e lo scroll dovrebbero essere più piccoli.".

 

 

 

 

 
 

 

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