di Fabrizio Buccini
All'ultimo Congresso della Federazione Francese di Bonsai a Sochaux, Fabrizio Buccini ha realizzato davanti al pubblico un daiza, come viene denominata la base intagliata nel legno che fa da base e supporto ad un suiseki.
La rivista Esprit Bonsai, partner della manifestazione, ha catturato queste immagini per guidarvi, passo dopo passo, nella realizzazione del daiza per il vostro suiseki.
(L'articolo è stato pubblicato in francese e tradotto in italiano per l'attuale pubblicazione.)
E’ molto raro che Fabrizio Buccini realizzi un daiza in un solo giorno. Invitato dall’A.F.A.S. (Associazione Francese Amatori dei Suiseki), ha offerto questa performance al pubblico di Sochaux. In generale, questo tipo di lavoro si svolge in due giorni per avere il tempo necessario per eseguire ogni passo con attenzione.
Un daiza per ogni pietra: realizzare un daiza è un lavoro di pazienza e di attenzione ai dettagli, perché si deve lavorare su piccoli pezzi di legno e perfezionare i dettagli, perché la bellezza di una pietra può risultare rovinata da un daiza dalla finitura approssimativa.
Per questa dimostrazione, Fabrizio Buccini ha scelto di creare un daiza per una pietra ligure, una pietra montagna. La realizzazione di un daiza richiede l'utilizzo di legni pregiati, non troppo duri, con le fibre corte, molto sottili e molto strette. Il legno degli alberi da frutto è molto adatto per questo utilizzo.
Oggi, Fabrizio Buccini ha scelto il noce, ma avrebbe potuto utilizzare ciliegio o betulla, mogano o pero. In tutti i casi, il legno selezionato deve essere ben stagionato, come per ogni lavoro di falegnameria.
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Una morsa, una matita, un martello, uno scalpello piatto, una piccola fresa, una sega elettrica, una levigatrice elettrica, carta vetrata, lana d'acciaio fine, carta carbone, spazzole, guanti e una maschera, tintura, vernice alla nitrocellulosa, olio di lino, trementina e, naturalmente, un pezzo di legno.
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La tavola di noce selezionata per il daiza è fissata tra le ganasce di una morsa. Tuttavia, non dobbiamo stringere troppo per evitare la rottura del legno.
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L'interno del daiza |
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Con una matita ben appuntita, disegnare il contorno della pietra sul legno tenendo la pietra ben ferma sulla tavola.
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Il contorno della pietra è riportato con estrema precisione sul pezzo di legno.
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Con l'aiuto di uno scalpello e di un martello, segnare il contorno, con una lieve inclinazione verso l’interno, perchè la pietra dovrà posizionarsi all'interno del legno
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Tenere lo scalpello come mostrato nella foto, leggermente inclinato verso l'interno del futuro daiza.
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Con uno scalpello piatto, iniziare a scavare internamente il contorno della pietra. E' importante notare che il lavoro è stato fatto manualmente. Scavare ancora un po' dentro il contorno facendo attenzione a non danneggiare il legno.
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Continuare a scavare a poco a poco, con una piccola fresa.
È preferibile scavare delicatamente per evitare di commettere errori, iniziando dai bordi. Non dovrebbe restare spazio vuoto tra il legno e la pietra.
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Procedere per tappe.
Fabrizio Buccini preferisce lavorare la prima metà del daiza con fresa e sgorbia, quindi procedere nello stesso modo sulla seconda metà.
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Lavorare la superficie con la fresa a partire dai contorni.
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È importante proteggere se stessi indossando una mascherina.
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Dopo i bordi, continuare a lavorare la superficie nel suo insieme, senza perdere di vista ciò che la pietra deve occupare!
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Posizionare la pietra nel daiza per controllarne il posizionamento nello scavo e valutare le modifiche.
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Un foglio di carta carbone tra la pietra e il legno aiuta a identificare le zone da correggere.
Premere fortemente la carta sulla pietra per ottenere sul legno la “stampa” dei punti da eliminare.
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Le tracce blu della carta carbone corrispondono alle zone da correggere con la fresa.
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La superficie del daiza è pronta a ricevere la pietra.
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Un controllo è necessario: la pietra deve essere perfettamente stabile sulla superficie scavata.
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Utilizzare la carta vetrata per effettuare la finitura dello scavo.
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Pietra e daiza sono perfettamente allineati.
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Il bordo del daiza |
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La superficie interna del daiza è finita, dobbiamo affrontare i bordi del daiza. La pietra è di piccole dimensioni, il bordo del daiza deve essere sottile. Con una matita, delineare i contorni del bordo.
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Segare il bordo del daiza con una sega dalla lama molto sottile, restando ben dietro ai contorni delineati con la matita.
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Il bordo del daiza è stato tagliato in modo grossolano, la superficie va rifinita.
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Utilizzare una piccola mola per rifinire i bordi del daiza. Per questo tipo di operazione si consiglia di indossare dei guanti protettivi.
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Con una piccola mola coperta con carta vetrata progressivamente più sottile si esegue la rifinitura dei bordi esterni del daiza. Seguire la traccia della matita, con una leggera inclinazione verso l'interno della base del daiza.E' importante proteggersi dalla segatura indossando una mascherina.
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Per ora il bordo del daiza è liscio a sufficienza. La finitura finale verrà eseguita dopo aver fatto i piedini.
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La leggera inclinazione del bordo è ben visibile.
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I piedini |
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Disegnare con la matita i piedini sulla superficie inferiore del daiza.
In un primo momento Fabrizio Buccini disegna sei piedi, ma cinque saranno sufficienti per bilanciare l'insieme.
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Per far apparire i piedini, con una piccola mola rimuovere il legno intorno al disegno del piede. Utilizzare la carta vetrata a partire dal n. 120. Più il daiza è grande, più si inizia con una carta a grana grossa. Continuare con la n. 240 fino alla n. 400.
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Procedere gradualmente per evitare di commettere errori.
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I piedini vanno posti nei punti di forza della pietra.
Questa tabella mostra diverse forme di piedini e bordi.
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La posizione dei cinque piedini è ora ben determinata.
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Continuare a rifinire senza togliere troppo materiale.
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I piedini prendono forma.
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Data la dimensione dei piedini, questa fase richiede grande precisione, concentrazione e pazienza.
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Il pezzo di legno va lavorato più volte per rendere più delicati i piedini.
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L'utilizzo di una levigatrice elettrica permette di levigare la superficie in modo uniforme e veloce.
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I piedini hanno la loro forma definitiva e la superficie inferiore del daiza è pronta per la rifinitura.
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Lucidare con carta vetrata fine per ottenere una superficie molto liscia.
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Lucidare bene tutti gli angoli fino a che tutta la superficie sia omogenea.
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Il legno è perfettamente liscio, la delicatezza dei piedini s'integra perfettamente nella superficie.
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La colorazione
Il passo successivo è quello di colorare il legno. In generale, ogni persona crea la propria miscela per ottenere il colore desiderato. I prodotti classici per la colorazione del legno in commercio sono del tutto adeguati.
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Cominciare passando con un pennello uno strato di colorante all'interno del daiza.
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Poi, colorare la superficie inferiore del daiza e lasciare asciugare per 10 minuti.
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Passare la lana d'acciaio fine e ripetere per tre volte la serie : colorazione, asciugatura, lana d'acciaio fine.
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La tintura mette in evidenza eventuali difetti : vanno eliminati con la carta vetrata fine. Ad ogni fase, ripassare la lana d'acciaio fine.
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Fabrizio Buccini verifica per l'ultima volta l'incastro tra pietra e daiza, prima di passare alla fase successiva.
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Sull'altro lato del daiza, i piedi sono ben visibili e la superficie è perfetta, impeccabile. Il daiza è pronto a ricevere la pietra.
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Il daiza è stabile, i contorni sono lisci. L'interno corrisponde, in negativo, al lato inferiore della pietra.
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E' il momento di procedere con la applicazione di una vernice alla nitrocellulosa diluita in un solvente.
Il vantaggio di questo tipo di vernice è che asciuga molto rapidamente.
E' meglio lavorare in un ambiente ben ventilato, a causa del forte odore e della tossicità del prodotto.
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E' meglio applicare più mani di vernice sulle superfici del daiza. L'ideale è applicare tre mani di vernice.
Fabrizio Buccini posiziona il daiza su una punta di coltello per applicare la vernice.
Ad ognuno la sua tecnica !
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E' importante assicurarsi che non si siano colature
di vernice.
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Il daiza deve asciugare più a lungo possibile.
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Passare quindi, con una carta assorbente,
una miscela di olio di lino e trementina. |
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Il daiza è finalmente pronto.
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La pietra ligure sul suo nuovo daiza in uno spazio espositivo. L'insieme è perfetto. Non ci resta che ammirare "Le montagne del deserto", evocate da questa pietra di Fabrizio Buccini.
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(Pubblicato sul numero 16 - Anno 2005 della rivista Esprit Bonsai)
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Non un forum, non un blog, nemmeno una chat !
Queste sono pagine che mettiamo a disposizione con piacere agli 'amici di pietra' , persone che abbiamo incontrato nel mondo grazie a questa passione.
Troveranno quindi spazio le immagini dei loro suiseki, ma anche esperienze e reportages.
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Yamagata-ishi - Pietra montagna
Misure :
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Lunghezza
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8 cm
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Profondità
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2 cm
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Altezza
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20cm
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Provenienza : Savognin (Svizzera)
Daiza: zirikote
Mon'yo-seki - Pietra Disegnata (Pattern Stone)
Misure :
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Lunghezza
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9 cm
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Profondità
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6 cm
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Altezza
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19 cm
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Provenienza : Savognin (Svizzera)
Daiza : noce
Yamagata-ishi - Pietra Montagna
Misure :
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Lunghezza
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36 cm
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Profondità
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17 cm
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Altezza
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17 cm
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Provenienza : Liguria (Italia)
Daiza : quercia fumata
Yamagata-ishi - Pietra Montagna
Misure :
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Lunghezza
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16 cm
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Profondità
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10 cm
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Altezza
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7 cm
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Provenienza : Liguria (Italia)
Daiza : Ebano
Yamagata-ishi - Pietra Montagna
Misure :
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Lunghezza
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14 cm
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Profondità
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5 cm
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Altezza
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7 cm
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Provenienza : Liguria (Italia)
Daiza : Ebano
Yamagata-ishi - Pietra Montagna
Misure :
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Lunghezza
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13 cm
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Profondità
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4 cm
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Altezza
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6 cm
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Provenienza : Liguria (Italia)
Daiza : Ebano
Yamagata-ishi - Pietra Montagna
Misure :
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Lunghezza
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14 cm
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Profondità
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5 cm
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Altezza
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5 cm
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Provenienza : Liguria (Italia)
Daiza : Ciliegio
Yamagata-ishi - Pietra Montagna
Misure :
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Lunghezza
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12 cm
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Profondità
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9 cm
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Altezza
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14 cm
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Provenienza : Liguria (Italia)
Daiza : Palissandro d'India
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